Siria, Isis uccide foreign fighter italiano: “Era un crociato”

Siria, Isis annuncia l’uccisione di Lorenzo Orsetti, un foreign fighter italiano che combatteva con le milizie curde: “Era un crociato”.

Luca Orsetti
(Facebook)

Un foreign fighter italiano, che si era unito alle milizie curde del FDS, che combattono contro l’Isis nel nord della Siria, è stato ucciso dagli estremisti dello Stato Islamico. Il nostro connazionale deceduto in Siria si chiama Lorenzo Orsetti, 32 anni, fiorentino. Si tratta della seconda vittima italiana dell’Isis in poche settimane: in precedenza Giovanni Francesco Asperti, 50enne originario di Bergamo, era stato ucciso ai primi di dicembre.

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Chi era e come è morto Lorenzo Orsetti

L’Isis attraverso un messaggio su Telegram ha annunciato la morte dell’italiano, pubblicando la tessera sanitaria e la carta di credito. Inoltre, i miliziani islamisti sostengono che “il crociato italiano è stato assassinato negli scontri nella località di Baghuz”. A confermare la morte di Lorenzo Orsetti, ci sarebbe una foto molto cruda in cui si vede un uomo privo di vita vestito con un’uniforme militare.

Ulteriore conferma della morte del giovane italiano arriva da Site, l’agenzia Usa che monitora lo jihadismo: “Lo stato islamico ha pubblicato la fotografia del cadavere e un documento d’identità di un cittadino italiano che sostiene di aver ucciso nell’assedio della città di Baghuz, in Siria”. Sono diversi gli italiani, spesso militanti di centri sociali, che in questi mesi sono andati a combattere nella regione curda del Rojava contro il Daesh. Sebbene gli islamici abbiano avuto dure perdite in questi ultimi periodi, sacche di violenta resistenza perdurano nel nord-est della Siria. Lorenzo Orsetti, qualche settimana fa, aveva raccontato la propria esperienza personale nelle Forze siriane democratiche (Fds), un gruppo ribelle curdo, spiegando di essersi avvicinato alla causa convinto dall’ideale di “una società più giusta e più equa”, che mette in evidenza “l’emancipazione della donna, la cooperazione sociale, l’ecologia sociale e, naturalmente, la democrazia”.

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