Nuova Zelanda: attacco a due moschee, almeno 40 morti

almeno 40 vittimeGravissimo attentato anti migranti in Nuova Zelanda: colpite due moschee, almeno 40 le vittime dell’attacco terroristico.

La Nuova Zelanda sta affrontando in queste ore l’orrore generato da un attacco terroristico in pieno stile Isis contro dei civili di fede musulmana. L’azione terroristica è cominciata alle 13:40 (1:40 in Italia), quando un commando formato da 3 uomini ed una donna è entrato nella moschea di Al Noor ed ha cominciato a sparare sui presenti (circa 300 persone si erano radunate per pregare). Il secondo attacco si è verificato poco dopo nella moschea di Masjid, ma su questo ci sono ancora poche informazioni. La polizia è riuscita a fermare l’atto di odio razziale, ma l’emergenza pare tutt’altro che conclusa.

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Manifesto anti migranti e autobombe

L’attacco di quest’oggi, infatti, è frutto di un sentimento anti migranti e anti musulmani che è stato espresso in rete qualche ora prima su un manifesto di 87 pagine e da alcune foto. A fare temere che possa esserci qualche altro episodio, inoltre, c’è il ritrovamento nei pressi della seconda moschea di auto cariche di esplosivo. Le autorità di Christchurch (la città presa di mira dai terroristi) hanno quindi recintato la zona e annullato qualsiasi attività pubblica, compresa la marcia in favore dell’ambiente prevista per il giorno di oggi. Al momento il primo bilancio delle vittime è di 40 civili, ma il numero potrebbe essere destinato a salire.

L’aspetto più inquietante è legato alla decisione dei terroristi di documentare l’attacco alle due moschee con una diretta Facebook di 17 minuti in cui viene mostrata la strage di civili. Temendo episodi di emulazione e per evitare che venga condivisa sul web la violenza di oggi, le autorità locali stanno cercando di rimuovere il filmato ed hanno invitato gli utenti web a non condividere e fare diffondere le crude immagini.

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