Cielo di marzo 2019: in arrivo la Super Luna di primavera

cielo di marzo 2019
La Super Luna del 19 febbraio 2019 (DANIEL KARMANN/AFP/Getty Images)

Cielo di marzo 2019: in arrivo la Super Luna di primavera. Tutto quello che c’è da sapere.

Siamo ad un nuovo appuntamento con stelle, costellazioni, pianeti e una nuova Super Luna. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cielo di marzo 2019. Cosa vedere e quando. Tutti gli appuntamenti da non perdere.

Cielo di marzo 2019: Super Luna di primavera

Marzo è il mese d’ingresso della primavera, con le giornate che tornano ad essere più lunghe delle notti. L’equinozio di primavera, che non è sempre lo stesso giorno, sarò quest’anno il 20 marzo alle 22.58, ora italiana. Non manca molto alla primavera, che ci porterà anche una nuova Super Luna, non grande come quella dello scorso 19 febbraio, ma sempre uno spettacolo da non perdere. L’appuntamento con il nostro satellite al perigeo, il punto più vicino alla Terra, sarà per la sera del 21 marzo.

Nel frattempo la durata delle ore di luce si allunga sempre di più, “aumenta di 1 ora e 22 minuti dall’inizio del mese”, ci fanno sapere dall’UAI, Unione Astrofili Italiani, che segnala gli appuntamenti da non perdere con il cielo di marzo 2019, tra pianeti, congiunzioni e costellazioni da osservare.

Prima dell’appuntamento con l’equinozio di primavera ci sono tanti corpi celesti da osservare nel cielo notturno di questo mese, soprattutto lo spettacolo dei offerto dai pianeti nelle ore che precedono l’alba.

Inoltre, il mese di marzo è dedicato alla cosiddetta Maratona Messier, evento che si tiene nella notte tra il 9 e il 10 marzo e ha lo scopo di trovare tutti o il maggior numero possibile di oggetti del catalogo Messier in una sola notte. Il catalogo di Messier è il primo catalogo astronomico della storia di oggetti celesti diversi dalle stelle. Raccoglie 110 tra galassie, ammassi, nebulose di ogni forma e dimensione, una parte di questi oggetti sono visibili anche a occhio nudo. La Maratona Messier è “il più classico e atteso appuntamento per gli astrofili amanti del cielo profondo, che la notte tra il 9 e il 10 marzo possono sfidarsi in una maratona per osservare il maggior numero possibile dei 110 oggetti del catalogo Messier. Una sfida osservativa di una sola notte, a caccia di nebulose, ammassi stellari e galassie”, spiega l’Unione Astrofili Italiani, sul sito web della quale trovate tutte le informazioni utili per partecipare alla maratona.

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Cielo notturno con Via Lattea, Dolomiti (iStock)

Congiunzioni del mese di marzo 2019

Dopo quelle di inizio mese, ecco le prossime congiunzioni visibili nel cielo notturno:

Luna – Marte: La sera dell’11 marzo la Luna crescente e il pianeta rosso si incontrano nella costellazione dell’€™Ariete.
Luna – Giove: nel corso della seconda parte della notte tra il 26 e il 27 marzo
Luna – Saturno: il 29 marzo si ripete l’incontro tra la Luna e Saturno, già osservato a inizio del mese.

Pianeti da osservare

La posizione dei pianeti nel cielo notturno di marzo 2019 è simile a quella di febbraio. Alla sera rimane solitario Marte, mentre il pianeta più luminoso, Venere, dopo avere dominato per molti mesi il cielo del mattino, riduce sensibilmente la propria osservabilità, sorgendo appena un’ora prima del Sole. Spiegano dall’UAI.

Mercurio: i primi giorni di marzo sono ancora favorevoli all’osservazione serale del pianeta
Venere: il pianeta più luminoso riduce sensibilmente la propria osservabilità
Marte: possiamo osservarlo nel corso delle prime ore della sera, sul cielo occidentale
Giove: lo possiamo osservare agevolmente nel corso delle ore che precedono l’alba
Saturno: il pianeta è osservabile a Sud-Est nelle ore che precedono l’alba
Urano: il pianeta è ormai molto basso sull’orizzonte occidentale
Nettuno: è inosservabile per tutto il mese
Plutone: è osservabile a Sud-Est poco prima dell’alba.

Costellazioni del mese di marzo 2019

Il cielo è ancora dominato dalle costellazioni invernali. Rispetto a febbraio, tuttavia, saranno più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Inconfondibile nel cielo notturno è Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) e i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro, con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga, con la brillante stella Capella, i Gemelli, con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull’orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente osservare un’altra stella luminosa, Procione, nella costellazione del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l’aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell’Unicorno, dell’Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L’Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a “W”; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l’Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.

Stelle cadenti

Per osservare le stelle cadenti nel cielo notturno dobbiamo ancora aspettare. Infatti, marzo è un mese poco favorevole per osservare le meteore. Durante la notte sono attivi pochi sciami, quindi è difficile individuare le stelle cadenti, che sono poche e poco luminose. Solo in luoghi privi di inquinamento luminoso, quindi lontano dalle città e con ottime condizioni di visibilità si può scorgere, con tanta pazienza, qualche sporadica meteora. L’apporto degli sciami minori è molto basso, a volte al limite della riconoscibilità. La maggior parte delle meteore di questo periodo è originata dalle regioni prossime all’eclittica, tra le costellazioni della Vergine e del Leone, da un confuso raggruppamento di radianti (Virginidi), che in momenti differenti mostra dei massimi di attività poco definiti. Dopo la metà del mese, specie tra il 19/20 e il 21/22 marzo, vedremo aumentare il numero delle meteore dalle zone poco sopra la stella Spica, dai radianti delle eta e theta Virginidi, nonché dalla zona sotto la coda del Leone (radiante delle beta Leonidi). La loro osservazione, però, quest’anno sarà purtroppo completamente disturbata dal chiarore della Luna prossima alla sua massima fase di plenilunio (21 marzo).

Marzo è anche un mese in cui spesso si osservano, specie dalle regioni eclitticali, spettacolari bolidi, dato che non di rado la Terra incontra occasionalmente frammenti di origine asteroidale.

Ricordiamo, infine, l’appuntamento con la Super Luna del 21 marzo. In quella notte avremo la Luna piena e, alle 2.44, il nostro satellite si troverà nel punto dell’orbita più vicino alla Terra, il perigeo. Apparirà leggermente più luminoso e grande rispetto al solito, anche se a occhio nudo la differenza di dimensioni sarà difficile da notare.

Infine, la Stazione Spaziale Internazionale – sulla quale il prossimo luglio sarà in missione come comandante l’astronauta italiano Luca Parmitano – per alcune settimane sarà ancora visibile solo intorno alle 4 o alle 5 del mattino. Dal 20 marzo, invece, la ISS torna ad essere visibile ad un più comodo orario serale, con diversi passaggi luminosi. Da non perdere.

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