Influenza, è allarme: il contagio massimo è alle porte, già diverse le vittime

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Allarme influenza, il picco stagionale è prossimo (websource/archivio)

L’influenza fa davvero paura: i numeri delle persone ammalatesi è impressionante, può essere la peggiore stagione di sempre e non mancano i morti.

Prosegue l’allarme influenza. La malattia di stagione ha mandato ko già diversi italiani da ottobre ad oggi. Sono circa 4 le persone costrette a rimanere a letto nel corso di questo lasso di tempo. E 700mila sono stati colpiti solamente la scorsa settimana. Ma ora, secondo gli esperti, è in arrivo la fase più virulenta dell’epidemia. Si stima che da qui a metà febbraio almeno un altro milione di individui possano contrarre l’influenza. L’anno scorso l’epidemia stagionale si fermò a 9 milioni, ma con i numeri attuali e con ancora diverse settimane prima che il virus svanisca viene dato come altamente probabili il rischio che tale cifra venga superata. In tal caso avremmo affrontato la peggiore epidemia di influenza degli ultimi 15 anni. Tra l’altro non sono mancati anche svariati casi mortali, che hanno riguardato nella grande maggioranza dei casi individui over 50 e soprattutto anziani.

Influenza, per gli esperti è allarme: è in arrivo l’apice del contagio

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Tutte queste persone avevano il sistema immunitario già provato da altre patologie in corso o non erano state vaccinate contro il virus. Virus che, in base a quanto comunicato dall’Iss (Istituto Superiore di Sanità) e dall’Ircss Galeazzi di Milano, consta di due virus: A/H1N1 e A/H3N2. I sintomi dell’influenza sono quelli comunemente noti a tutti. Si va da raffreddore e mal di gola a dolori di ossa e di muscoli, fino ad un generale senso di spossatezza diffusa. Non mancano i metodi per evitare il contagio o per guarire quanto prima. Ad esempio viene consigliato di lavarsi spesso le mani e cambiarsi di abiti con frequenza, oltre a fare lo stesso anche con le lenzuola. Un occhio di riguardo va tenuto per i bambini, oltre che per gli anziani. Il virus influenzale circola con particolare facilità tra i più piccoli, soprattutto nei luoghi di aggregazione come le scuole. E lo stesso approfitta anche del loro sistema immunitario che non è certo paragonabile a quello di un adulto sano per efficienza.

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