Cielo di febbraio 2019: appuntamento con la Super Luna

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Super Luna (Photo by Chris J Ratcliffe/Getty Images)

Cielo di febbraio 2019: appuntamento imperdibile con la Super Luna.

Un altro appuntamento imperdibile ci attende con il cielo di febbraio 2019: la Super Luna del 19 febbraio, insieme ad altri eventi astronomici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

In arrivo la Super Luna nel Cielo di febbraio 2019

Sta per arrivare la Luna più grande dell’anno, è la Super Luna che apparirà nei nostri cieli il 19 febbraio prossimo. Il fenomeno si verifica quando il nostro satellite è al perigeo, ovvero nel punto di minima distanza dalla Terra sull’orbita e per questo motivo appare più grande del solito.

La Super Luna è una Luna piena vicina alla Terra. Il 19 febbraio sarà a circa 356.761 chilometri da noi. “La differenza di diametro rispetto a una Luna piena media sarà del 7%, e la luminosità del 30% in più”, fanno sapere dall’UAI, Unione Astrofili Italiani.

In questi giorni il nostro satellite è in fase calante, anche se a causa di cielo nuvoloso e maltempo non è visibile. Il 4 febbraio la Luna sarà Nuova, ovvero assente dal cielo, poi il 12 febbraio apparirà il primo quarto e infine il 19 febbraio la Luna piena, al perigeo, mentre la fase calante sarà a fine mese, con l’ultimo quarto il 26 febbraio.

La Super Luna di martedì 19 febbraio sarà visibile a tutti, meteo permettendo.

L’altro grande evento del mese, che solo alcuni pochissimi fortunati avranno potuto ammirare, è stata l’occultazione di Saturno da parte della Luna, avvenuta all’alba del 2 febbraio. Un evento eccezionale, con la falce di Luna calante che ha coperto Saturno nel cielo ancora buio delle ore immediatamente precedenti l’alba, ma piuttosto difficile da osservare perché visibile molto basso sull’orizzonte orientale. Lo ha potuto ammirare solo chi ha avuto l’orizzonte privo di ostacoli a Est, soprattutto lungo la costa adriatica. Il maltempo in corso in queste ore sull’Italia, però, deve aver reso il fenomeno praticamente invisibile.

Gli eventi da vedere nel cielo notturno di febbraio 2019, comunque non finiscono qui. Ecco gli altri appuntamenti da non perdere. Segnalati sempre dall’Unione astrofili italiani.

Cielo di febbraio 2019: gli altri eventi

CONGIUNZIONI

Luna – Mercurio: la sera del 5 febbraio
Luna – Marte: il 10 febbraio nella prima parte della notte, nella costellazione dei Pesci. La congiunzione più visibile del mese.
Venere – Saturno: al mattino presto, prima dell’alba, il 18 febbraio, in direzione Sud-Est, nella costellazione del Sagittario.
Luna – Giove: nelle ultime ore della notte tra il 26 e il 27 febbraio, nella costellazione dell’Ofiuco.

PIANETI

Nel cielo di febbraio 2019 si possono osservare diversi pianeti a occhio nudo, oltre a Marte, che rimarrà comunque l’unico nel cielo serale. Mercurio a inizio mese è ancora inosservabile, perché troppo basso sull’orizzonte, mentre nella seconda parte del mese il pianeta tramonta un’ora dopo il Sole ed è possibile individuarlo sull’orizzonte ad Ovest tra le luci del crepuscolo. I pianeti Giove, Venere e Saturno, invece, si potranno osservare nelle prime ore del mattino, a Est, prima del sorgere del Sole. Venere sarà sempre più basso sull’orizzonte orientale, dove possiamo osservarlo tra le prime luci dell’alba. Nel corso del mese il pianeta attraverserà quasi per intero la costellazione del Sagittario, terminando vicino al limite con il Capricorno. Giove si trova più alto in cielo rispetto a Venere, quindi ha un maggiore intervallo di osservabilità al mattino presto. Giove si mantiene nella costellazione dell’Ofiuco, dove possiamo vederlo sorgere quasi contemporaneamente alla stella Antares nella vicina costellazione dello Scorpione. Saturno completa il terzetto dei pianeti brillanti osservabili nel cielo del mattino, sull’orizzonte orientale. Le sue condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Venere, con il quale sarà in congiunzione il 18 febbraio. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario.

Infine, il lontano Urano il 6 febbraio terminerà la sua lunghissima permanenza nella costellazione dei Pesci, dove si trovava dal 2009, per fare il suo ingresso in quella dell’Ariete. Il pianeta è ancora osservabile nelle prime ore della notte, ma l’intervallo di tempo disponibile per individuarlo si riduce gradualmente con il passare dei giorni. Lo si può cercare ad Ovest, con l’ausilio di un binocolo o di un telescopio, essendo al sua luminosità ai limiti della percezione ad occhio nudo.

COSTELLAZIONI

Il cielo di febbraio è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista in direzione meridionale è sempre Orione, il grande cacciatore, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore brilla Sirio, la stella più luminosa del cielo. Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c’è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell’Ariete.

Restando tra le costellazioni zodiacali, un po’ più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.

Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale. A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a “W”; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo. Più spostata a Nord-Est si trova l’inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

STELLE CADENTI

Nel mese di febbraio le stelle cadenti scarseggiano, sono molto poche e con debole luminosità. In questo mese non ci sono grossi sciami, ma solo alcune correnti minori e meteore sporadiche. La zona eclitticale, soprattutto nei pressi della costellazione del Leone, è quella dove individuare il maggior numero di meteore, sebbene poche. Si possono osservare le prime avvisaglie del sistema complesso delle Virginidi, un gruppo di radianti che da febbraio ad aprile si attivano in momenti differenti. Radianti minori sono nelle regioni di cielo tra le costellazioni del Boote, Corona Boreale, Serpente ed Ercole.

Nella prima settimana del mese, in assenza della Luna, si potranno osservare nella seconda parte della notte le xi Bootidi (poco a est di Arturo), soprattutto il 5/6 febbraio, quando ne è atteso il maggior numero, e le lambda Erculidi (max 6/7 febbraio). In febbraio le Virginidi si evidenziano primariamente con le psi Leonidi da un radiante a est di Regolo, con le delta Leonidi da un radiante in prossimità del centro della costellazione e con le sigma Leonidi (max 25 febbraio) dalla coda del Leone. Si tratta di stelle cadenti molto belle, poco veloci e non molto luminose, salvo qualche rara eccezione dovuta ai meteoroidi di origine asteroidale che si trovano frammisti alla corrente stessa. Quest’anno si potranno osservare le psi Leonidi (max 11/12 febbraio) nella seconda parte della notte, quando la Luna volgerà al tramonto. Per le delta Leonidi (max 23/24 febbraio) ci sarà invece una finestra utile di osservazione solo nella prima parte della notte, mentre per le sigma Leonidi si avranno condizioni di osservazione favorevoli con completa assenza del disturbo lunare. Si tratta comunque di sciami meteorici più per esperti astrofili che per comuni osservatori e che richiedono una certa conoscenza del cielo notturno, che dovrà essere assolutamente privo di inquinamento luminoso.

Per ulteriori informazioni consultate il sito web dell’UAI sul cielo del mese.

Il cielo di febbraio 2019 – INAF

A cura di Valeria Bellagamba

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