Bambino ucciso, la sorellina dall’ospedale racconta: “È stato Tony” – FOTO

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Noemi, la sorellina del bambino ucciso a Cardito, conferma dall’ospedale: “È stato Tony”

La piccola Noemi, la sorellina del bambino di 7 anni ucciso a Cardito, accusa il patrigno: “È stato lui a massacrarci di botte”.

La vicenda del bambino ucciso a 7 anni a Cardito, in provincia di Napoli, ha sconvolto tutti. La sorellina del piccolo, di un anno più grande, ha confessato alle forze dell’ordine che è stato il compagno della madre a fare questo. “Ci ha picchiati con una scopa”, il suo racconto dal letto di ospedale del Santobono dove è ricoverata con gravi lesioni “e con il volto tumefatto”, come si apprende da fonti mediche. La bimba ha dovuto ricordare quell’incubo, tutta da sola, senza nessun parente che le dia conforto accanto. Si chiama Noemi ed al nosocomio è giunta in codice rosso, accompagnata soltanto da una vicina di casa che però subito è stata portata in Questura per essere sottoposta ad interrogatorio in qualità di testimone. Una notizia buona c’è: la sorellina del bambino ucciso non ha subito lesioni interne. Gli organi sono intatti, nonostante sulla sua pelle ci siano segni di una violenza inaudita, scatenata dal 24enne ‘Tony’ Essobti.

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Bambino ucciso, la sorellina conferma: “È stato lui”

L’uomo, cittadino italiano nato nel nostro Paese da una coppia originaria della Tunisia, frequentava la loro mamma, una 30enne napoletana. Ma le troppe attenzioni date da quest’ultima ai suoi bimbi di 8, 7 e 4 anni nati da una precedente relazione lo avrebbero reso immotivatamente geloso. Fino a fare dei piccoli il bersaglio della sua ira al termine di un litigio. Noemi conferma che è stato il giovane convivente della sua mamma, con cui condivideva l’abitazione da 2 anni, a massacrare di botte lei ed il suo fratellino. Mentre il più piccolo è riuscito per fortuna a scampare a questa mostruosità. Sia la madre che l’italiano di origini tunisine si trovano in custodia cautelare al commissariato di Afragola.

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