Bambino di due anni nel pozzo: “Come Alfredino Rampi a Vermicino”

bambino pozzo vermicino
(screenshot video)

Bambino di due anni nel pozzo, ore di apprensione in Spagna: “Come Alfredino Rampi a Vermicino”, ricorda oggi Walter Veltroni.

Sono ore di apprensione in Spagna per la sorte di un bambino di due anni caduto in un pozzo a oltre cento metri di profondità in un piccolo comune nei pressi di Malaga. La vicenda ricorda quella di Vermicino e del piccolo Alfredino Rampi. Lo ha spiegato anche l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, ricordando quella che divenne una tragedia collettiva.

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Walter Veltroni ricorda la tragedia di Fiumicino, la disperazione del papà di Julen

Intervistato da ‘Il Messaggero’, l’ex segretario dem – che alla vicenda ha dedicato il libro ‘L’inizio del buio‘ – ha ricordato quello che accadde a Vermicino, alla periferia di Roma, a metà giugno del 1981. “Vermicino è un fazzoletto di terra, non lo conosceva nessuno prima che il dolore diventasse spettacolo” – sono le parole di Walter Veltroni – “In poche ore arrivarono maghi, rabdomanti, eroi per caso come Angelo Licheri che si calò in quel pozzo e quasi toccà le dita del piccolo Alfredino. Uno choc per il Paese, tutta Italia pianse e non dormiva più di notte. Fu un punto di svolta”.

Intanto nel comune di Totalán, in Spagna, si spera ancora per la sorte del piccolo Julen, da quasi 48 ore intrappolato in fondo a un pozzo. “Sapete cosa vuol dire portare qui 30 ore in attesa che tuo figlio venga portato via da un pozzo?”, queste sono le parole di José Rocío, il padre del bambino di 2 anni, in un colloquio con i quotidiani spagnoli. Il povero genitore ha mostrato la sua disperazione e angoscia dopo molte ore in attesa del salvataggio di suo figlio.

Le parole del sindaco di Totalán: polemiche sui soccorsi

Anche il sindaco del paese, Miguel Angel Escaño, è stato molto critico nei confronti del lavoro di salvataggio del ragazzo di 2 anni e ha ha insistito sul fatto che “c’è speranza per la vita, e ogni minuto che passa è perso”. Il primo cittadino ha chiesto che vengano attivati ​​altri tipi di risorse e che sia consentita la collaborazione di aziende specializzate in questo tipo di salvataggio. Per il sindaco, ciò che viene fatto “non è adeguato, non è stata fatta una diagnosi dell’area”.

Escaño ha insistito sul fatto che esistono società europee private con attrezzature speciali come quelle che attualmente non esistono in Andalusia. Pertanto, ha cercato la collaborazione del ministro degli Interni Fernando Grande perché l’unità di emergenza militare può muovere queste risorse. Nel frattempo, si sta scavando un tunnel parallelo al pozzo in cui il piccolo è intrappolato. Sono decine e decine i soccorritori al lavoro nella zona: ogni minuto che passa, aumenta l’angoscia e diminuisce la speranza che il piccolo Julen sia ancora vivo.

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