Autista Uber compie una strage: “Me l’ha ordinato il demonio”

(Websource / archivio)

Jason Dalton, 47enne del Michigan, passerà il resto della sua vita in carcere per il reato di cui si è reso responsabile.

Ha ammesso di aver sparato a otto persone che non conosceva, uccidendone sei, in una notte di follia del febbraio 2016, mentre era in servizio nei pressi di Kalamazoo, in Michigan. Jason Dalton, 47 anni ed ex autista di Uber, passerà per tale motivo il resto della sua vita in prigione, senza possibilità di libertà condizionata né sconti di pena.

Un gesto folle e inspiegabile

L’ammissione di colpevolezza è arrivata “a sorpresa”, mentre stava per iniziare la selezione della giuria per il processo: Dalton ha raccontato di aver prima colpito, ferendola, una persona che stava facendo jogging in un quartiere residenziale di Kalamazoo. Poi ha guidato fino a un ristorante nella località di Cracker Barrel e ha sparato ad altre cinque persone, uccidendone quattro. Infine si è recato nella sede di un concessionario Kia e ha ammazzato padre e figlio che in quel momento stavano guardando un camioncino.

Alla vicenda si aggiunge anche un dettaglio piuttosto inquietante: l’uomo ha infatti riferito alla Polizia di aver visto sul suo telefonino, nell’app di Uber, un’immagine del diavolo. E proprio quell’immagine, a suo dire, lo avrebbe costretto a compiere gli omicidi. Un gesto folle, purtroppo non il primo con protagonista Uber e i suoi autisti, costato la vita a quattro donne, un uomo e un ragazzo di 17 anni.

EDS

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