Saldi invernali 2019 al via in Italia: le prime Regioni con gli sconti nei negozi

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Saldi invernali in Italia (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Saldi invernali 2019 al via in Italia: le prime Regioni con gli sconti nei negozi. Tutto quello che c’è da sapere.

Il 2 gennaio 2019 partono ufficialmente i saldi invernali in Italia, anche se ancora non in tutte le Regioni. Ad aprire il periodo degli sconti di fine stagione sono Basilicata e Sicilia. A seguire le altre Regioni. Ecco tutto quello che dovete sapere sui saldi.

Saldi invernali al via in Italia: dove e quando

Il 2019 inizia subito con i saldi invernali nei negozi. Le prime Regioni a dare il via sono la Basilicata e la Sicilia, dove gli sconti di fine stagione sono applicati già dal 2 gennaio.

Quindi, il 3 gennaio toccherà alla Valle d’Aosta, seguiranno poi tutte le altre regioni italiane sabato 5 gennaio. Con il weekend della Befana che sarà dedicato allo shopping.

Secondo un’indagine condotta da Confesercenti in collaborazione con Swg, ai saldi invernali partecipano circa 280mila attività commerciali, inclusi tutti i negozi di abbigliamento e del settore tessile. Circa un italiano su due (il 48%) ha detto che approfitterà dei saldi invernali per fare almeno un acquisto, investendo una somma media di 122 euro a persona, pari a circa 280 euro a famiglia. Un 27% ha dichiarato che valuterà le occasioni di risparmio prima di decidere se comprare o meno. Mentre solo 1 italiano su 4, il 25%, ha deciso di non fare acquisti in saldo.

Il 16% degli italiani spenderà di più, mentre il 70% cercherà di tenersi sulle stesse cifre dello scorso anno. Si cercheranno, in particolare, calzature e abbigliamento. Tra gli articoli in saldo più cercati dagli italiani ci saranno soprattutto le calzature, l’acquisto scontato più desiderato secondo il 28% degli intervistati. Seguono poi i capi di abbigliamento, come la maglieria, scelta dal 22% dei consumatori, e i pantaloni, scelti dal 14%, mentre giubbotti e giacconi saranno cercati dal 7% degli italiani.

L’indagine di Confesercenti con Swg è stata condotta su un campione di 600 commercianti e 1.500 consumatori.

Roberto Manzoni, presidente di Fismo Confesercenti, ha spiegato che quest’anno gli sconti saranno più elevati e con un vasto assortimento di prodotti tra cui scegliere, a causa delle incertezze del meteo di questa stagione invernale: “Per i consumatori sarà meglio del Black Friday, con un periodo di sconti più lungo e tutti i vantaggi del negozio tradizionale. Conoscere i prodotti ed essere conosciuti dal commerciante, con cui si costruisce un rapporto di fiducia, e poter valutare toccando con mano i prodotti da acquistare”.

Inoltre, il 45% degli italiani ha aspettato i saldi invernali per terminare almeno un acquisto di Natale. Dopotutto c’è sempre la Befana come occasione per fare i regali, soprattutto per i bambini. Così in molti ne approfitteranno per acquistare in saldo regali per le feste natalizie, in particolare capi di abbigliamento. Per i commercianti sarà l’occasione per rifarsi da uno shopping natalizio non esaltante.

Infine, i consigli di Confcommercio per il corretto acquisto degli articoli in saldo.

  • Il negoziante è obbligato ad indicare il prezzo normale di vendita i un prodotto, lo sconto e il prezzo finale.
  • I capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo, nulla vieta, però, di mettere in vendita anche capi della scorsa stagione o delle stagioni passate.
  • La prova dei capi di abbigliamento o accessori non è obbligatoria, ma solitamente viene quasi sempre concessa dai negozianti.
  • I pagamenti con la carta di credito devono essere accettati dai negozianti.
  • La possibilità di cambiare un capo di abbigliamento acquistato in saldo è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante di riparazione o sostituzione del capo e, nel caso ciò sia impossibile, è prevista la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore, però, deve denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

I nostri consigli sullo shopping in Italia:

A cura di Valeria Bellagamba

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