Inter-Napoli, chi è Marco Piovella: il capo ultras con la laurea – FOTO

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Marco Piovella, il capo ultras arrestato per gli scontri di Inter-Napoli

In seguito agli scontri prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre c’è stato un altro arresto: è l’ultrà nerazzurro Marco Piovella, di buona famiglia.

In merito ai fatti relativi ad Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre, con l’agguato perpetrato da tifosi organizzati nerazzurri ai danni di quelli partenopei, c’è stato un arresto nelle scorse ore. A finire in manette è stato un capo ultras interista, su disposizione della Questura e della Procura di Milano ed attuato dagli agenti della Digos. Si chiama Marco Piovella, è nato nel 1984 a Pavia ed è soprannominato ‘il Rosso’. Il 34enne è uno dei capi del gruppo ‘Boys S.A.N.’ che da anni è attivo in Curva Nord, ed è responsabile delle coreografie da parecchio tempo. Piovella è laureato al Politecnico di Milano e ha due aziende, una delle quali in Svizzera. Non c’era stato nessun precedente penale a suo carico fino ad oggi, ma aveva avuto un Daspo che sarebbe scaduto tra non molto, come conseguenza degli scontri avvenuti durante Inter-Juventus della scorsa stagione. A fare il suo nome era stato Luca Da Ros, uno dei tre tifosi della curva dell’Inter arrestati subito dopo gli scontri del 26 dicembre. Piovella sarebbe l’ispiratore di quell’agguato.

Inter-Napoli, uno dei tre fermati ha fatto il nome di Marco Piovella

Ci si è basati sulle indagini raccolte in questi cinque giorni, tra riprese video dei circuiti di sicurezza, testimonianze ed interrogatori vari. Riguardo agli altri tre ‘curvaioli’ arrestati, l’accusa nei loro confronti è di rissa aggravata. I tre si chiamano Francesco Baj, Simone Tira e Luca Da Ros. All’interrogatorio soltanto quest’ultimo ha mostrato una certa predisposizione a collaborare con gli inquirenti. Ma nessuno di loro sembra abbia visto cosa sia successo a Daniele Belardinelli, altro tifoso della curva dell’Inter, che è morto dopo essere stato investito nel corso del caos venutosi a creare dopo l’imboscata degli ultras nerazzurri. In tale circostanza gli stessi erano stati aiutati pure da omologhi scalmanati del Varese e del Nizza. In totale ci sono stati quattro supporters napoletani feriti, uno in maniera più seria per via di alcune coltellate.

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