Agguato a Pesaro: ucciso da sicari un collaboratore di giustizia

Sicari uccidono collaboratore di giustiziaAgguato a Pesaro nel giorno di Natale: due sicari hanno ucciso un uomo di 50 anni, fratello di un collaboratore di giustizia che era da tempo sotto protezione.

Approfittando della calma del giorno di Natale, due sicari della N’drangheta hanno compiuto ieri pomeriggio un brutale omicidio a Pesaro. La vittima era un uomo di 50 anni di origine calabrese: Marcello Bruzzese, fratello di Leonardo Bruzzese che da anni ormai è un collaboratore di giustizia dopo essere stato arrestato nell’operazione “Vittorio Veneto”. Marcello era stato trasferito dalla polizia a Pesaro 3 anni fa con tutta la sua famiglia, l’intento era di celarlo agli uomini della N’drangheta che volevano vendicarsi del fratello per le soffiate utili alle operazioni anti mafia. Bruzzese era scampato ad un primo attentato nel ’95 a Rizziconi di Reggio Calabria: in quella occasione i sicari lo hanno colpito mentre passeggiava con dei parenti in strada, quel giorno sono morti il padre Domenico ed il marito di una sorella.

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Agguato a Pesaro: la ricostruzione della dinamica

Secondo quanto emerso dalla cronaca locale, i due sicari si sarebbero appostati nei pressi dell’abitazione di Bruzzese attendendo che l’uomo facesse ritorno a casa. Quando la vittima è rincasata nell’appartamento datogli dal Ministero dell’Interno in via Bovio ed è scesa dalla macchina per aprire il garage, i due uomini sono usciti dall’ombra e gli hanno scaricato addosso i caricatori delle pistole. Il rumore dei colpi esplosi ha messo in allarme i vicini di casa che hanno chiamato immediatamente la polizia.

All’arrivo degli agenti i due sicari avevano già fatto perdere le proprie tracce (si sarebbero  allontanati a piedi) e per Bruzzese non c’era nulla da fare. Gli investigatori hanno trovato sul luogo dell’assassinio 20 bossoli di proiettili. Le indagini sull’accaduto sono coordinate dai pm Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci.

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