Marocco, decapitate due giovani turiste scandinave: sospetto terrorismo

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(Facebook)

Marocco, sono state decapitate in maniera macabra due giovani turiste scandinave: sospetto terrorismo, un arrestato legato a jihad.

Un uomo arrestato con l’accusa di aver ucciso due donne turiste dalla Norvegia e dalla Danimarca nelle montagne del Marocco appartiene a un gruppo armato, ha detto un pubblico ministero. La procura di Rabat non ha nominato il gruppo a cui apparterrebbe l’uomo finito in manette. I corpi delle donne sono stati trovati lunedì in una zona isolata vicino a Imlil, sulla strada per Toubkal, la vetta più alta del Nord Africa e una destinazione escursionistica popolare.

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Ragazze scandinave uccise in Marocco: il terribile sospetto

Martedì il sospetto è stato arrestato a Marrakech, il centro turistico del Marocco, e la polizia ha dato la caccia ad altre persone identificate come sospette. “Stiamo lavorando per portare davanti alla giustizia altri tre sospetti in fuga”, ha detto il portavoce della polizia Boubker Sabik. Nelle scorse ore, sono stati effettuati altri arresti. Le due turiste, Louisa Vesterager Jespersen, 24 anni, della Danimarca e 28 anni, Maren Ueland, della Norvegia, sono state uccise in una zona impervia.

Inoltre, sono in corso le indagini per autenticare una videoregistrazione condivisa sui social media che dichiara di mostrare l’uccisione di una delle turiste. Il video ha mostrato l’uccisione, con una donna che urla mentre un uomo le taglia il collo con quello che sembra essere un coltello da cucina. Una fonte di Imlil ha detto che una delle vittime è stata trovata morta all’interno della sua tenda mentre un’altra è stata trovata all’esterno. Citando una fonte di sicurezza, il canale televisivo pubblico del Marocco 2M ha dichiarato sul suo sito web che le indagini hanno dimostrato che l’uccisione delle due turiste era legata a gruppi armati.

L’allarme dai Paesi scandinavi dopo la morte delle due ragazze

Le autorità di Danimarca e Norvegia hanno avvertito i loro cittadini di non fare escursioni senza guide locali in Marocco dopo quanto accaduto. Da parte sua, la madre di Maren Ueland, Irene Ueland, ha detto all’emittente norvegese NRK che sua figlia aveva preso precauzioni di sicurezza prima di fare il viaggio. La famiglia dell’altra ragazza sottolinea invece come avesse avvertito la figlia di non mettersi in viaggio. L’Università della Norvegia sud-orientale ha dichiarato sul proprio sito web che entrambe le donne studiavano per conseguire la laurea triennale: “I nostri pensieri vanno alle famiglie”, si leggere sul sito della facoltà frequentata dalle due giovani.

Il Marocco è stato in gran parte isolato dagli attacchi di gruppi armati che hanno afflitto altri paesi del Nord Africa. L’ultimo attacco bomba nel paese risale all’aprile 2011, quando 17 persone sono state uccise in un ristorante a Marrakech. Grande è il lavoro di intelligence per isolare gruppi terroristici, sebbene circa mille giovani marocchini si sono uniti al Daesh.

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