In questo momento le ruspe stanno abbattendo la villa dei Casamonica a Roma, per l’evento sono presenti sul luogo Zingaretti e Salvini.
L’abbattimento delle ville dei Casamonica è stato considerato una vittoria della giustizia e della Regione Lazio, in questo momento sul luogo sono presenti le ruspe del Comune di Roma che lavorano per mettere in atto il piano di sgombero e restituzione della zona alla cittadinanza, pianificato dalla polizia di Roma per oltre 10 mesi. Per l’occasione si sono presentati sul luogo dell’abbattimento il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ciò che ha permesso l’abbattimento delle ville è stato il riscontro di un abuso edilizio durante la costruzione, la zona in cui la villa dei Casamonica è stata costruita infatti era una zona archeologica di grande rilevanza. La decisione di abbatterle è dunque stata salutata con grande favore dai cittadini di Roma e da tutta la nazione.
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Villa Casamonica: ragioni della confisca e dell’abbattimento
Le ville in questione erano state poste sotto sequestro da circa 4 anni nel corso di indagini antimafia. Lo scorso giugno Matteo Salvini aveva compiuto un blitz nella zona sostenendo la necessità di sgomberare e abbattere le ville abusive del clan, un gesto simbolico nella lotta alla mafia intrapresa dal governo italiano. La scorsa settimana il sindaco di Roma Virginia Raggi ha partecipato alle operazioni di sgombero e oggi si sta procedendo all’abbattimento degli immobili. Le case sorgevano sopra una parte dell’acquedotto Felice, una dei numerosi reperti storici di epoca imperiale il cui valore storico culturale è inestimabile. Inoltre la presenza di quelle case era divenuta un simbolo dello strapotere dei Casamonica e dell’illegalità nella Capitale, motivo per cui lo sgombero e l’abbattimento hanno un valore simbolico enorme.
