Manovra, taglio pensioni e pace fiscale: ecco tutte le misure

Manovra
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In attesa della definitiva approvazione della manovra di bilancio, il governo si confronta sul decreto fiscale che prevede il taglio delle pensioni d’oro e la pace fiscale, ecco tutte le misure al vaglio.

Nonostante tutte le perplessità e le critiche, il governo M5S-Lega è intenzionato a portare avanti i progetti previsti dal contratto, saranno dunque inserite nella manovra di bilancio sia il reddito di cittadinanza che la quota 100. In attesa che il ddl venga approvato in via definitiva dal parlamento, in queste ore i premier Giuseppe Conte e i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio si incontreranno per discutere le misure da inserire nel decreto fiscale. Un primo incontro su tale argomento si è svolto ieri sera a Palazzo Chigi in assenza dei due vice premier, ma non si è giunti ad un accordo tra le parti, soprattutto a causa dell’insistenza della lega sul raggiungimento della pace fiscale.

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Manovra: scontro M5S-Lega sulla pace fiscale

Come ripetuto ormai da diverse settimane, nella manovra entreranno a far parte le misure riguardanti la quota 100 (riforma della legge Fornero) ed il reddito di cittadinanza, punti che Di Maio ritiene fondamentali nonostante le difficoltà a trovare dei fondi che coprano la spesa iniziale di governo. Parte di quei fondi, il governo vorrebbe trovarli dal taglio delle “Pensioni d’oro” ovvero tutti quei vitalizi che prevedono dai 4.500 euro netti al mese in su. Il taglio dovrebbe diventare ufficiale il prima possibile, prima ancora dell’approvazione della manovra al momento al vaglio del parlamento.

L’ostacolo più grande per la definitiva approvazione del decreto fiscale da inserire nella manovra è la pace fiscale richiesta dalla Lega. Tale misura prevederebbe la cancellazione dei debiti più vecchi, andando ad eliminare le cartelle esattoriali precedenti al 2010 con importi inferiori ai mille euro. Ma se i leghisti vorrebbero formalizzare un vero e proprio condono, per i pentastellati una misura di questo tipo non è accettabile: Di Maio e soci preferirebbero che si aumentasse la possibilità di dilazionare i pagamenti con un ulteriore abbassamento degli interessi, ovvero estendere le misure di agevolazione già presenti.

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