Sara Tommasi non fu violentata: agente assolto, le motivazioni

Sara Tommasi
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La decisione dei giudici, Sara Tommasi non fu violentata: agente assolto, le motivazioni alla sentenza di luglio nel processo a Chinaglia.

A luglio scorso, Fabrizio Chinaglia, l’agente del mondo dello spettacolo accusato di aver abusato di Sara Tommasi, approfittando delle condizioni di “inferiorità psichica” della showgirl, è stato assolto dalle accuse. L’accusa aveva chiesto 8 anni per una serie di reati, tra cui violenza sessuale, cessione di droga ed estorsione. Era stata la stessa ex showgirl a denunciare Chinaglia.

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Le motivazioni della sentenza che assolve Fabrizio Chinaglia

Ora vengono depositate le motivazioni a quella sentenza che molto aveva fatto discutere: il tribunale di Milano parla di un quadro probatorio “fragile e indimostrato”, con dichiarazioni “prive di precisione e costanza”. Anche se l’ex agente potrebbe aver abusato “delle sue condizioni di scarsa lucidità mentale”, sostengono i giudici, le dichiarazioni di Sara Tommasi sono “prive di precisione e costanza”.

Fabrizio Chinaglia “era certamente al corrente delle precarie condizioni psichiatriche di Sara”, si legge ancora nelle motivazioni della sentenza, ma agli atti ci sono sms tra i due “dall’inequivoco contenuto sessuale” che “non possono che corroborare la versione” dell’uomo accusato degli abusi sessuali. Inoltre, “delle violenze fisiche lamentate dalla Tommasi anche per costringerla a consumare rapporti sessuali” non c’è “alcun concreto riscontro, né a livello di certificati medici, né a livello testimoniale”. Infine, l’assegno firmato da Sara Tommasi avrebbe “una causa lecita, essendo ragionevole ritenere che il Chinaglia si facesse retribuire”. In sostanza, l’uomo è stato assolto “perché il fatto non sussiste”.

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