Simone muore vinto dal tumore, la sua classe si era vaccinata per difenderlo

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Il tumore ha stroncato la vita dello sfortunato Simone.

Il giovane Simone Dispensa, 19 anni ad ottobre, ha perso la sua battaglia contro il tumore. Due anni fa i compagni si vaccinarono in massa per lui.

Ha destato commozione la storia dello sfortunato Simone Dispensa, che avrebbe compiuto 19 anni il prossimo 15 ottobre. Il condizionale è purtroppo d’obbligo, visto che il giovane, originario di Novi Ligure, è scomparso, vinto da una terribile forma di tumore. La scorsa estate era riuscito a diplomarsi con un buon 80/100, frutto di tanto impegno ed anche delle necessità di dover sostenere alcune prove scritte nel suo letto di ospedale al’ Santi Antonio e Biagio’ di Alessandria. Per tutelarlo, tutti i suoi compagni di classe si erano sottoposti al vaccino contro il virus dell’influenza. Perché, con le difese immunitarie così provate dalla terribile lotta contro il tumore, anche un semplice raffreddore sarebbe potuto rivelarsi potenzialmente letale per Simone.

Vinto dal tumore, Simone va via a nemmeno 19 anni

Sempre durante gli esami scritti, il ragazzo dovette dettare quelli che erano i propri pensieri, perché impossibilitato dalla malattia a poterlo fare in autonomia. Lui diceva che dopo il diploma si sarebbe fermato per un anno, per potersi meglio concentrare sull’esame più difficile della sua vita. Che purtroppo non è riuscito a superare. Simone è scomparso ieri, senza nemmeno poter tornare ad ammirare il mare, che non vedeva dal 2016. La vicenda della vaccinazione collettiva da parte di tutti i suoi compagni di classe aveva destato l’ammirazione di tutti, anche dell’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Purtroppo l’osteosarcoma che gli dava il tormento da quando aveva 15 anni, e che spesse volte lo costringeva a recarsi a Bologna per le cure necessarie, ha avuto la meglio.

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“Simone ci ha insegnato tanto”

Una delle sue insegnanti, Monica Lupori, ricorda Simone. “Se ne va una parte di noi. Se ne va una parte del nostro cuore, perché gli abbiamo voluto bene. Una parte dei nostri pensieri, perché con lui abbiamo ragionato, discusso e imparato. Una parte del nostro coraggio, che ci trasmetteva affrontando la malattia col sorriso. Una parte della nostra anima che diventa un altro angelo che ci guarda dal Paradiso. Oggi diventiamo più poveri, perché perdiamo una parte di noi, sapendo di essere diventati più ricchi, nel momento in cui lo abbiamo conosciuto”. Nello scorso luglio proprio la docente si era recata con Simone e tutta la classe in sede di Consiglio Regionale per ricevere un attestato. Per colpa di quel maledetto tumore il ragazzo lascia un fratello minore ed i genitori.

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