Negozi chiusi la domenica, come funziona le legge che fa discutere gli italiani

Negozi chiusi la domenica, come funziona le legge che fa discutere gli italiani
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Il Movimento 5 Stelle presenta una proposta di legge che regolamenta la chiusura degli esercizi commerciali durante le domeniche ed i festivi. Pareri contrastanti tra sindacati, confcommerico e Federdistribuzione.

Il deputato del Movimento 5 Stelle Davide Crippa (nominato nel contempo sottosegretario allo Sviluppo economico) ha presentato in parlamento un disegno di legge che prevede una regolamentazione dell’apertura degli esercizi commerciali durante i festivi e le domeniche. La proposta di legge prevede che ci sia un massimo di 12 giorni festivi l’anno (sulle 52 a disposizione) in cui i negozi possano scegliere di aprire. Ci sarebbero anche delle deroghe per le città turistiche, dove strutture alberghiere, pub, ristoranti e appunto negozi fanno i maggiori introiti proprio durante i periodi festivi. Alla legge quadro si dovrebbero attenere i Comuni e le Regioni, i quali avrebbero il compito di regolamentare le aperture e le chiusure degli esercizi commerciali con un limite di rotazione fisso al 25% sulle aperture degli esercizi commerciali dello stesso tipo merceologico.

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Negozi chiusi la domenica: le reazioni di sindacati, confcommercio e Federdistribuzione alla proposta di legge

Le reazioni alla proposta di legge del M5S sulla chiusura dei negozi nei festivi ha avuto un’accoglienza variegata. Ad essere totalmente contrario alle limitazioni è il presidente di Confimprese Mario Resca che a riguardo usa toni allarmistici: “Se la proposta del Movimento 5 Stelle dovesse diventare legge, il messaggio sarebbe chiaro: le aziende saranno costrette a licenziare, l’intero comparto perderà 400mila posti di lavoro e il 10% del fatturato, sarebbe un grave danno per l’economia”. Contraria alla chiusura anche Federdistribuzione che spiega come l’approvazione di una simile legge porterebbe ad una crisi del settore: “Comprare la domenica è ormai da anni nelle abitudini degli italiani, tornare indietro sarebbe un danno per tutti, per i consumatori e le aziende e aggiungerebbe difficoltà a difficoltà in un settore che ha già sofferto una grande crisi”.

Di diverso avviso Confindustria, la quale fa notare come la decisione di tenere aperti gli esercizi commerciali durante le domeniche ed i festivi senza una regolamentazione precisa non abbia poi apportato tutti questi vantaggi economici al settore. Esultano invece i sindacati che da tempo lottano affinché si possa riportare la domenica come giorno libero per tutti i lavoratori.

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