Governo Conte, resta il nodo sull’Economia

Mattarella governo Conte
Sergio Mattarella, neo eletto Presidente della Repubblica Italiana

Tutto pronto, quindi. Finalmente, a quasi 3 mesi dalle elezioni, è arrivato il momento di assistere alla formazione del nuovo Governo Conte, quello che è già stato definito da Luigi Di Maio “la terza Repubblica”. Alle 17.30 Giuseppe Conte è arrivato al Quirinale, per incontrare Mattarella e ricevere l’incarico e per discutere con lui la lista dei Ministri del governo Conte. Luigi Di Maio lo ha annunciato come “un Premier politico”. L’incontro Conte-Mattarella è il primo passo formale per l’incarico che aprirà la strada concreta alla formazione di un nuovo Governo. Sostanziale convergenza sul nome di Conte fra la Lega e il Movimento 5 Stelle, che ha spinto affinché venisse proposto il suo nome, ma adesso si apre una partita forse anche più difficile, quella dei Ministri, la formazione per intero del nuovo Governo Conte. La composizione della lista dei ministeri è ancora un rebus, e l’incontro fra Conte e Mattarella servirà anche per iniziare a chiarire la questione per trovare nomi che trovano la convergenza delle due forze politiche che hanno ottenuto la maggioranza relativa alle ultime elezioni. Ma il nodo più difficile da districare resta sicuramente quello sul Ministero dell’Economia, oltre a Esteri e Difesa che pure sono due punti spinosi.

Governo Conte, battaglia sui Ministri col nodo Economia

Il prossimo Governo Conte parte quindi con qualche grossa incognita in merito ad alcuni Ministeri ritenuti cruciali da entrambi gli schieramenti. Mattarella ha messo paletti chiari sulla politica estera, sul rispetto dei Trattati, anche economici, e degli accordi internazionali. Temi fondamentali che riguardano i Ministeri di Esteri, Difesa e Economia. Sull’Economia il nome caldo è quello di Paolo Savona, economista esperto ma con posizioni fortemente anti-Euro. I dubbi sul profilo di Savona sono legati soprattutto alle tesi decisamente anti-tedesche sull’Europa e sulla questione Euro. La sua convinzione è che la moneta unica non può sopravvivere a lungo: “Non esiste un’Europa, ma una Germania circondata da pavidi”. Queste sue parole, lo scorso anno a Libero, hanno sollevato un po’ di polemiche. Scegliere uno come Savona come Ministro dell’Economia significherebbe mandare un messaggio forte di rottura all’Europa. Un messaggio che potrebbe essere molto pericoloso mandare.

 

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