Incendio alla Sacra di San Michele, abbazia simbolo del Piemonte

incendio alla sacra di san michele
Abbazia Sacra di San Michele, Piemonte (iStock)

Una pessima notizia è arrivata in tarda serata: è scoppiato un incendio alla Sacra di San Michele, storica abbazia del Piemonte, visitata ogni anno da decine di migliaia di persone, provenienti da tutto il mondo. L’abbazia ispirò a Umberto Eco il romanzo Il Nome della Rosa. Il rogo è iniziato intorno alle 21.30 del 24 gennaio. particolari.

Incendio alla Sacra di San Michele: brucia l’abbazia

L’incendio alla Sacra di San Michele sarebbe divampato a causa di un cortocircuito, secondo le prime ipotesi formulate dai vigili del fuoco, anche se ancora non si conoscono le cause ufficiali del luogo. L’antico edificio era oggetto di lavori di ristrutturazione e un incidente nel cantiere potrebbe aver appiccato il fuoco. Le fiamme hanno avvolto il tetto dell’edificio della foresteria.

Al momento sta bruciando il tetto della storica abbazia, ma per fortuna l’incendio è sotto controllo. I vigili del fuoco sono arrivati subito. Sul posto sono presenti anche la Croce Rossa e i carabinieri. Non risultano persone ferite e al momento non si conosce ancora l’entità del rogo.

Incendio alla Sacra di San Michele sul sito web dell’Ansa
Incendio alla Sacra di San Michele, in apertura del sito web del quotidiano La Stampa

La Sacra di San Michele è un complesso architettonico arroccato sulla vetta del monte Pirchiriano, all’inizio della Val di Susa. Si trova nel comune di Sant’Ambrogio di Torino, poco sopra la borgata San Pietro, nel territorio della Città metropolitana di Torino. L’abbazia risale al X-XI secolo ed è in stile romanico e gotico. Dai suoi torrioni si ammira un panorama mozzafiato sulla Val di Susa e fino al capoluogo piemontese. Chiamata anche Abbazia di San Michele della Chiusa, il complesso è il monumento simbolo del Piemonte. L’edificio è stato affidato alla cura dei padri rosminiani.

Ogni anno centomila visitatori da tutto il mondo giungono all’abbazia per visitarne il monastero e la chiesa del XII secolo, dove sono sepolti alcuni membri della famiglia reale di Casa Savoia. Tra gli elementi più suggestivi ci sono la statua di San Michele Arcangelo, opera dello scultore altoatesino Paul dë Doss-Moroder, lo Scalone dei Morti con il Portale dello Zodiaco e la caratteristica Torre della Bell’Alda. L’abbazia anche il Museo del quotidiano, con oggetti d’uso di altri tempi, una biblioteca con circa 10.000 volumi e diverse opere pittoriche.

La Sacra di San Michele, come dice il nome, è dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, ed è compresa all’interno di una lunga via di pellegrinaggio di oltre 2000 chilometri, conosciuta come linea di San Michele, che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia.

Secondo un’altra versione, la linea di San Michele collegherebbe 7 santuari, tutti dedicati dal santo, da Skellig Michael, in Irlanda, al Monastero di Monte Carmelo, ad Haifa, in Israele.

Valeria Bellagamba

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