Venezia, un decalogo anti-truffe per aiutare i turisti

Venezia, Canal Grande in inverno (iStock)

1100 euro in un ristorante vicino San Marco per avere quattro bistecche e una frittura di pesce accompagnati da una bottiglia d’acqua. Il caso ha fatto il giro del mondo e vede protagonisti quattro ragazzi giapponesi che studiano a Bologna ed erano in visita a Venezia in giornata. Dopo qualche giorno arrivano anche le prime contromisure da parte dei veneziani e del sindaco della città. I cittadini vogliono preparare un decalogo anti-truffe per i visitatori ed il sindaco promette che i responsabili di tali truffe saranno puniti. Conseguenze necessarie e quanto mai tempestive perché il caso degli studenti non è l’unico. Altre tre persone della stessa comitiva in un altro locale di Venezia si sono viste servire degli spaghetti al pesce al prezzo di 350 euro. Quest’ultimo locale sarebbe lo stesso chiamato in causa lo scorso novembre per aver fatto pagare 526 euro a tre viaggiatori orientali per un pranzo a base di pesce. Quello invece delle bistecche e della frittura – un ristorante di proprietà di una cinese e gestito da un egiziano – almeno stando a TripAdvisor non aveva per niente buone recensioni: “Imbarazzante per il nome dell’Italia”, lo definisce qualcuno. “Da chiudere immediatamente”, suggerisce un altro utente mostrando uno scontrino da 16 euro per due birre alla spina. Marco Gasparinetti, portavoce della piattaforma civica Gruppo 25 Aprile che ha reso noto il caso, ha dichiarato: “Venerdì lanceremo sulla nostra pagina Facebook una sorta di manuale su come ‘sopravvivere’ al Carnevale, con consigli dettagliati sulle situazioni da evitare”. Il comandante della Polizia municipale Marco Agostini ha già preso contatto con chi ha assistito all’accaduto e sono tante le proposte per far sì che non ci sia ulteriori casi del genere che rovinano l’immagine della città. Alcune associazioni stanno anche pensando alla registrazione di un marchio. L’idea è quella che si possa stabilire una sorta di “bollino” che attesti la “venezianità” del locale e la sua correttezza. Il sindaco Brugnaro ha fatto sapere di avere intenzione di verificare bene quest’ultimo episodio e che, se sarà confermato, farà il possibile per punire i responsabili. “Noi siamo per la giustizia, sempre!”, ha detto Brugnaro.

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