Italia nel mirino dell’ISIS: annunci web e obiettivi sensibili, ecco le zone a rischio

Polizia a Fiumicino (TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

ISIS minaccia l’Italia

Non è la prima volta che l’Italia viene minacciata dall’ISIS, ma ora sembra che il web si stia riempiendo di presunti Jihadisti sostenitori dell’ISIS che istigano i “lupi solitari” italiani a colpire la nostra nazione. Dopo il massacro di Barcellona sembra che l’Italia sia il prossimo obiettivo da colpire con un veicolo, esattamente come è successo ultimamente nelle altre città. Va detto che quando ci sono questi avvisi così eclatanti poi difficilmente si concretizzano perchè ciò a cui puntano i terroristi, tragicamente è l’effetto sorpresa. Tuttavia l’attenzione è alta, in tutta Italia soprattutto dopo il ritrovamento nel web di una immagine che incita appunto a colpire l’Italia dove si vede una città con, in primo piano, un uomo che nasconde un coltello dietro la schiena e la scritta “Devi Combatterli”. Secondo l’intelligence però si tratta di una vecchia immagine di propaganda dell’Isis e la città è statunitense. Coloro che stanno minacciando l’Italia hanno così preso questa vecchia immagine e l’hanno riadattata in modo raffazzonato. Tutti indizi che ci lasciano perplessi, come ovvio, ma i nostri servizi segreti sono in allerta massima. Oltre all’Italia pare che le altre nazioni da colpire siano il Belgio e la Danimarca.

Allarme terrorismo in Italia: le misure di sicurezza

In Italia così, dopo gli attentati di Barcellona, nonostante il Premier Gentiloni abbia invitato a mantenere la calma, le misure di sicurezza si sono rafforzate, soprattutto nei pressi dei maggiori obiettivi sensibili nostrani come strade e piazze particolarmente affollate nelle principali città. 

Perchè l’ISIS dovrebbe iniziare a colpire proprio ora che sta subendo sconfitte sia in Iraq che in Siria? Il motivo è abbastanza semplice ed è legato ancora una volta all’immagine. Proprio ora che “a casa loro” sta perdendo, la paura è che i terroristi facciano attentati spettacolari per distogliere l’attenzione dal momento di difficoltà che stanno attraversando. Si teme dunque per San Pietro: qui la Guardia Svizzera è sempre molto attenta ed è pronta ad affrontare qualsiasi minaccia, anche terroristica. A oggi, ribadiscono i politici e i rappresentanti del Vaticano, non vi sono evidenze inerenti un possibile attacco, ma la protezione resta altissima.

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