In Valmalenco l’albero più vecchio d’Italia: come vederlo

Valmalenco
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La Valmalenco, in Valtellina, in provincia di Sondrio è una  piccola oasi naturale selvaggia e incontaminata che, oltre alle sue bellezze, ospita anche un vero e proprio tesoro naturale: un larice millenario, l’albero più vecchio d’Italia. 

La Valmalenco e le sue bellezze naturali

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Protetta dal Pizzo Bernina con i suoi 4050 metri d’altezza e accoccolata tra le Alpi Retiche Occidentali, la Valmalenco ha un fondovalle di circa 15 chilometri attraversato dal torrente Mallero che si getta poi nel fiume Adda. Una piccola oasi naturale selvaggia e incontaminata che, oltre alle sue bellezze, ospita anche un vero e proprio tesoro naturale: un larice millenario, l’albero più vecchio d’Italia.

Questo gigante millenario della natura è cresciuto in un bosco di larici e cembri nel cuore della Val Ventina. Tutti gli alberi di quest’area, se potessero parlare, racconterebbero la storia dell’Italia e di questa regione che anno dopo anno si è evoluta ed è cambiata. Tutto il bosco è infatti costituito da alberi con oltre 500 anni di vita.

Valmalenco: cosa fare e cosa vedere

La Valmalenco, del resto, è caratterizzata da una natura rigogliosa anche se selvaggia. Il Pizzo Bernina è un luogo amatissimo dagli sciatori per le sue innumerevoli piste da sci, lo snowpark e, in estate, offre anche svariate attività all’aria aperta. Una valle protetta da montagne altissime e maestose che creano una scenografia degna di un quadro di Monet.

 

In Valmalenco l’albero più vecchio d’Italia

Larice millenario della Valmalenco

Il larice millenario, capostipite di questi giganti saggi è l’albero più vecchio d’Italia e uno dei più vecchi d’Europa. È sopravvissuto per oltre un millennio alle condizioni dell’alta quota, con tanto di severe condizioni meteo e difficoltà naturali insite nella zona.

Quest’area, infatti, da diversi anni, è oggetto di studio da parte di alcuni ricercatori universitari che stanno cercando di studiare questi alberi per capirne la storia. Scopo principale dello studio è sicuramente cercare di risalire all’eta reale del larice che, a oggi, si fa risalire al 1007.

La bellezza di quest’albero millenario sta però nel vederlo dal vivo. Bastano 30 minuti dai rifugi Gerli e Ventina per raggiungere quest’angolo di Paradiso dove il tempo sembra essersi fermato. È un luogo selvaggio e solitario che porta ogni visitatore a riflettere sulla natura e sul tempo che scorre imperturbabile qualsiasi cosa succeda.

 

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