Natale a Barcellona: cosa fare nella città catalana

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Natale a Barcellona. Dopo avervi proposto cosa fare nel mese di dicembre a Barcellona, entriamo più nel dettaglio delle feste natalizie. La capitale della Catalogna si anima con le luminarie e i mercatini nel periodo dell’Avvento e passeggiare per le strade sulla famosa Rambla è piacevole, visto che qui non fa troppo freddo. Di seguito vi segnaliamo le cose da fare e gli eventi da non perdere a Natale a Barcellona.

Natale a Barcellona: dove andare e cosa fare

Per il vostro Natale a Barcellona, ecco dove andare, cosa vedere e cosa fare nella città catalana.

Mercatini di Natale. Il mercatino di Natale più famoso è la Fiera di Santa Lucia. Apre il 25 novembre e si protrae fino al 23 dicembre. Risale alla fine del ‘700 ed è il mercatino più antico di Barcellona. La fiera viene allestita da sempre nei pressi della Cattedrale ed è una vera e propria istituzione di Barcellona, ospita circa 300 bancarelle che vendono soprattutto prodotti legati al natale: decorazioni e addobbi natalizi, presepi, oggetti di artigianato e specialità gastronomiche. Dal 25 novembre al 23 dicembre 2016, nei giorni feriali dalle 10.30 alle 20.30, nei giorni di vigilia e festivi fino alle 21.30. Un altro mercatino di Natale da visitare è quello della Sagrada Familia. Le bancarelle vengono allestite davanti alla celebre chiesa di Gaudì. Il mercatino è più piccolo di quello della Fiera di Santa Lucia, ma offre comunque un’ampia scelta di prodotti di artigianato, soprattutto statuette per il presepe, giocattoli e tante iniziative e laboratori per bambini. Il mercatino è aperto dal 28 novembre al 23 dicembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00. C’è poi il mercatino dei Re Magi, sulla Gran Via, che offre tante idee regalo, in particolare giocattoli. Aperto dal 21 dicembre al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 11.00 alle 22.00.

Cagatio e Caganer. Le usanze di Natale a Barcellona sono davvero curiose. Prima dell’arrivo di Babbo Natale, qui i personaggi principali sono sempre stato Cagatio e Caganer, il cui nome è tutto un programma. Cagatio o Tió de Nadal, è un tronchetto di legno, con occhi, naso e bocca, coperto con un panno rosso per non soffrire il freddo. Si tratta di un personaggio mitologico catalano che viene esposto dall’8 dicembre, nella festa dell’Immacolata, e al quale i bambini danno da mangiare tutte le notti, prima di andare a dormire. Il giorno di Natale questo tronchetto coperto viene posto al centro dell’abitazione e i bambini sono invitati a bastonarlo affinché “cachi” i dolciumi. I bambini lo fanno divertendosi e cantando una filastrocca con la quale invocano affinché il tió cachi dolci, caramelle e torrone. Il tronchetto di legno, ovviamente, viene riempito prima dai genitori. Il Caganer, invece, è un curioso pupazzetto piegato nell’atto di defecare, con tanto di pantaloni abbassati, e viene nascosto tra i personaggi del presepe. Anche il Caganer appartiene al folklore catalano. La tradizione di mettere questo pupazzetto nel presepe risalirebbe al XVII e XVIII secolo e avrebbe una funzione scaramantica.

Presepi. Come in tutti Paesi cattolici anche in Spagna, anche se forse in questo caso sarebbe meglio dire Catalogna, è molto diffusa la tradizione del presepe, prima ancora di quella dell’albero di Natale. Barcellona non è da meno. Potete trovare tantissimi presepi, grandi e piccoli, artistici ed originali, tradizionali ed innovativi, anche con personaggi famosi, ovviamente con l’immancabile Caganer, per le vie e le piazze della città. Rappresentazioni della Natività le trovate anche nelle vetrine dei negozi e soprattutto nelle chiese. Uno dei presepi più spettacolari lo potete ammirare nella Plaça de Sant Jaume.

Els Pastorets. Si tratta di una rappresentazione a metà tra l’opera teatrale e il presepe vivente. Els Pastorets (i piccoli pastori) è una rappresentazione teatrale tipica della tradizione catalana. Viene messa in scena la storia della natività, con il viaggio di Giuseppe e Maria verso Betlemme, dove far nascere Gesù, e la lotta tra angeli e demoni che cercano di impedire con diverse insidie la nascita del bambinello. Una lotta tra bene e male. Gesù nasce e viene accolto e adorato dai pastori. Una rappresentazione quella di Els Pastorets che risale al Medioevo, ma anche è diventata popolare dal XVII secolo. Molti catalani interpretano i personaggi della natività, gli angeli e i demoni. Le rappresentazioni sono solitamente messe in scena presso chiese, teatri e centri di associazioni.

Missa del Gall e Cant de la Sibil·la. Un’altra tradizione cattolica è la messa di mezzanotte la Vigilia di Natale, che qui si chiama la Missa del Gall e viene celebrata in tutte le chiese di Barcellona. Oltre alla messa, un’altra tradizione della Vigilia di Natale è il Cant de la Sibil·la, il canto della Sibilla, una celebrazione musicale molto particolare, che consiste in  un canto gregoriano risalente al Medioevo eseguito a cappella da una donna, vestita come una profetessa o Sibilla. Al posto della donna può esserci un ragazzo. Si tratta di un evento molto popolare a Barcellona che si celebra la notte di Natale, dopo la messa di mezzanotte, nella cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia, nella basilica di Santa Maria del Mar e nella chiesa di Bonanova.

Santi Innocenti. Il 28 dicembre in Catalogna ricorre la festa dei Santi Innocenti. Una giornata dedicata al divertimento e agli scherzi. Una specie di nostro Primo d’Aprile, con le persone che si fanno scherzi a vicenda, come quella di attaccare sulla schiena degli altri, senza che se ne accorgano, una figura ritagliata dalla carta di giornale chiamata llufa. Anche i giornali fanno scherzi pubblicando buffe notizie inventate.

Natale a Barcellona – VIDEO

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