Roma blindata, falso allarme bomba a San Pietro. Il Giubileo si farà

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L’Italia dopo gli attentati di Parigi ha innalzato il suo livello di allerta. Attenzione massima e uomini specializzati nell’antiterrorismo pattugliano e vigilano su tutti gli obiettivi sensibili del nostro Paese. In particolare a Roma si concentrano le maggiori precauzioni: la Capitale infatti oltre ad essere stata specificatamente indicata dai terroristi dell’Isis come prossimo obiettivo, ha moltissimi obiettivi sensibili e simbolici essendo il centro del Cattolicesimo.

L’allerta è massima per l’inizio dell‘annunciato Giubileo. Subito dopo la strage di Parigi era stata paventata l’idea di non fare il Giubileo visti gli altissimi rischi, ma il Vaticano è strenuamente convinto di farlo e non vuole cedere alla paura. Oggi il Papa in piazza San Pietro, dove c’erano più controlli che fedeli,  ha detto: “Per favore niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto. Non dobbiamo arrenderci all’idea di dover applicare questo sistema a tutta la nostra vita, alla vita della famiglia, della città, della società. Sarebbe terribile. Una Chiesa inospitale, così come una famiglia rinchiusa su sè stessa, mortifica il Vangelo e inaridisce il mondo! Niente porte blindate nella Chiesa, tutto aperto”.

Fra 21 giorni, l’8 dicembre, ufficialmente inizia il Giubileo. Alle 9.30 il Pontefice darà il via all’Anno Santo aprendo la Porta Santa della Basilica di San Pietro, poi il 13 dicembre Papa Francesco aprirà la porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano e il primo gennaio quella di Santa Maria Maggiore.

Intanto stamane in una Roma piena di agenti e di militari, momenti di paura in via Traspontina, vicino al Vaticano per una valigia abbandonata e sospetta. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che effettuato il controllo hanno scoperto che il trolley era vuoto. Un falso allarme. Ma in via precauzionale era stata evacuata la sede dell’Università Lumsa di via Traspontina. 

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