Turchia: come muoversi dopo l’attentato di Ankara

Istanbul, Ponte sul Bosforo (Thinkstock)
Istanbul, Ponte sul Bosforo (Thinkstock)

Sabato 10 ottobre la Turchia e il resto del mondo sono stati scossi da un gravissimo attentato che ha colpito una manifestazione per la pace che si stava svolgendo ad Ankara, capitale del Paese. La manifestazione era stata organizzata da alcuni gruppi di opposizione, da organizzazioni di sinistra e dai curdi moderati dell’Hdp. Le persone, giunte da tutta la Turchia, per la maggior parte giovani, avevano appena iniziato a sfilare in corteo davanti alla stazione ferroviaria di Ankara, danzando e gridando slogan per la pace, quando si sono uditi due fortissimi boati, uno dietro l’altro. Si è trattato di due esplosioni causate da due attentatori kamikaze che si sono fatti saltare in aria tra i manifestanti. La marcia della pace era stata organizzata proprio per chiedere la fine delle ostilità tra il governo di Erdogan e la minoranza curda. Il governo turco è stato ritenuto responsabile della strage, accusato di “strategia della tensione”. Dal canto suo, il governo ha accusato l’Isis per il terribile attentato che ha provocato la morte di un centinaio di persone: 97 morti secondo fonti governative, 128 secondo l’Hdp; mentre centinaia sono i feriti.

La strage ha fatto ripiombare la Turchia nell’instabilità e nell’insicurezza, dopo gli episodi di attentati isolati e di scontri tra manifestanti e polizia. Chi ha in programma viaggi nel Paese, che siano per vacanza o lavoro, è giustamente preoccupato per la situazione di forte tensione. Per arginare tutti i dubbi, consigliamo di attenersi alle raccomandazioni del sito web ViaggiareSicuri dell’Unità di Crisi della Farnesina. Di seguito vi riportiamo le indicazioni specifiche per la Turchia.

Esplosioni ad Ankara
“Il 10 ottobre si è verificato un attentato terroristico nei pressi della stazione ferroviaria di Ankara. Due bombe sono esplose tra i partecipanti ad un raduno per la pace causando decine di vittime.
Si ribadisce quindi la raccomandazione ad evitare, in tutti i casi e su tutto il territorio del Paese, manifestazioni politiche ed elettorali e, in generale, luoghi di grande assembramento, installazioni militari e siti delle Forze dell’ordine, in particolare nei centri urbani dove persiste il rischio di attentati terroristici”.

Nello specifico la Farnesina spiega:

“Le Autorità turche hanno elevato il livello di allerta e rafforzato le misure di sicurezza in tutto il Paese, anche a garanzia della tutela dei turisti, e mantengono un esteso monitoraggio della situazione anche in considerazione dell’estrema volatilità della situazione ai confini sudorientali del Paese“.

Con la seguente raccomandazione:

“Sebbene non siano state finora ravvisate minacce dirette e specifiche nei confronti dei turisti, si raccomanda di esercitare in tutto il Paese – anche nei luoghi di attrazione turistica – la massima prudenza, evitando ove possibile, i luoghi affollati.

Manifestazioni di protesta potrebbero verificarsi nei quartieri a maggioranza curda delle principali città del Paese e soprattutto nelle Province dell’Est e del Sud Est. Si invitano pertanto i connazionali ad esercitare la massima prudenza a tale riguardo.

In tutti i casi e su tutto il territorio del Paese, si raccomanda di evitare manifestazioni, le vicinanze di installazioni militari e delle Forze dell’ordine, ed, in generale, luoghi di grande assembramento, in particolare nei centri urbani, dove persiste il rischio di attentati terroristici. ”

Nelle zone meridionali e sud-orientali della Turchia va poi prestata la massima attenzione a causa del conflitto tra autorità turche e i curdi:

“In considerazione della recrudescenza degli scontri tra il PKK e le forze armate e di polizia turche nelle province di confine orientali e sudorientali (in particolare nelle aree montagnose nel Sud Est), si raccomanda ai connazionali che dovessero trovarsi a qualunque titolo nelle zone situate ad est della linea che unisce le città di Sivas, Malatya e Mardin l’adozione di rafforzate misure di cautela. Qualora ci si rechi in tali aree è consigliabile:
– percorrere sempre le strade principali ed attraversare i centri abitati;
– fermarsi immediatamente ad eventuali posti di blocco;
– evitare di viaggiare dopo il tramonto e monitorare eventuali disposizioni di coprifuoco imposte dalle Autorità turche;
– seguire eventuali indicazioni e raccomandazioni fornite dalle Autorità locali;
– avvertire in ogni caso l’Ambasciata e il Consolato di Smirne (Izmir) dei propri spostamenti”.

Infine ViaggiareSicuri mette in guardia contro la criminalità comune a Istanbul, in particolare nelle zone turistiche, raccomandando di non fidarsi degli estranei che fermano i turisti per strada anche con modi gentili

“Si raccomanda di non accettare offerte conviviali da persone sconosciute incontrate casualmente per strada, per quanto appaiano amichevoli o affidabili. Specialmente ad Istanbul vi sono stati casi di truffe perpetrate da malfattori, che, con fare amichevole, conducono i turisti in locali dubbi, dove per una ordinaria consumazione vengono presentati conti molto elevati”.

Per informazioni più dettagliate rinviamo al sito di ViaggiareSicuri nella pagina dedicata alla Turchia qui.

A cura di Valeria Bellagamba

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