Sicurezza in aereo. Ecco cosa è cambiato dopo il disastro Germanwings

Getty Images
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Tutti hanno paura. È inutile negarlo, anche coloro che inizialmente facevano più i duri e gli spavaldi, dopo il disastro aereo Germanwings, insensato e disperato, prima di salire su un aereo ci pensano almeno un paio di volte in più. Va detto però che è proprio dopo attentati o disastri simili che i controlli sono alle stelle e la sicurezza viene garantita il più possibile.

Ecco allora cosa è cambiato in ambito di sicurezza aerea a bordo degli aeri dopo l’incidente dell’A320 Germanwings. In primo luogo l’Easa ha introdotto nuovamente la norma di due persone che devono sempre essere presenti in cabina di pilotaggio. Quindi, in assenza temporanea di comandante o co-pilota uno degli assistenti di volo è obbligato a presenziare in cabina di pilotaggio. Questa regola era in realtà già in vigore negli USA dopo il 2001.

Ad aderire, giù prima che diventasse legge, erano state Alitalia ed Easyjet e oggi anche dal gruppo Lufthansa, di cui fa parte la consociata Germanwings, e da Wizzair. Inoltre viene introdotto anche l’obbligo introdotto dalla statunitense Faa con l’installazione a bordo delle porte blindate del cockpit, come protezione dell’equipaggio da attacchi dall’esterno.

Intanto l’ente di sicurezza aerea internazionale è scesa in campo per sistemare delle ulteriori procedure di sicurezza più restrittive. Domani infatti, 1 aprile, l’ente e i vettori nazionali si incontreanno per un importante meeting finalizzato alla sciurezza. 

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