Il fiume di lava che terrorizza le Hawaii: “Lento, ma implacabile”

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E’ un fiume nero e bollente, con un avanzare lento e inesorabile che sta terrorizzando gli abitanti del piccolo villaggio di Pahoa che, da mesi, vedono la minaccia dell’eruzione del vulcano Kilauea nelle Hawaii sempre più vicina. Il tutto è iniziato a giugno, in modo quasi pacifico. Il vulcano ha iniziato ad eruttare, senza creare particolare scompiglio negli abitanti, almeno in un primo momento, sembrava che la dea “Pele”, la protettrice del vulcano stesse lavorando per preservare tutti: natura e umani.

Da inizio ottobre però la situazione è velocemente peggiorata e quello che veniva definito “Un fiume dolce e implacabile” è diventato un vero e proprio pericolo per il piccolo villaggio e i suoi 950 abitanti. Iniziano a bruciare i capannoni, i pneumatici e l’asfalto. Eroso dalla lava che si incanala verso la città percorrendo le strade principali a una velocità di 10/15 metri all’ora.

Si sta preparando una sorta di disastro a rallentatore e i cittadini di Pahoa hanno avuto diverse settimane di tempo per prepararsi a questa partenza: hanno impacchettato tutte le loro cose, hanno cercato di raccogliere i loro ricordi e di abbandonare l’isola il prima possibile. Alcuni invece, irriducibili, hanno deciso di aspettare fino all’ultimo prima di partire forse sperando che la dea Pele potesse intervenire e lasciare una speranza al paese.

Saranno almeno 50 o 60 le strutture che verranno ricoperte dalla lava tra cui case, imprese e ospedali. Come si legge sull’Huffington Post, Paul Utes, proprietario di uno dei bar che verranno a breve ricoperti dalla lava “È come una lenta tortura. Accelera, rallenta. Accelera, rallenta,” ha detto Paul Utes, che possiede la Black Rock Cafe. “Non è come qualsiasialtro evento in cui qualcosa accade e una volta accaduta si può andare avanti”.

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