“Attacco terroristico in Europa inevitabile”. Le rivelazioni shock e l’allarme dell’Ue

Getty Images. Nell'immagine Gilles de Kerchove
Getty Images. Nell’immagine Gilles de Kerchove

Notizia shock dal Guardian: “Un attacco terroristico di grandi dimensioni in Europa è pressocchè inevitabile”. La notizia sta facendo il giro del mondo dopo la pubblicazione sul Guardian Online che cita fonti Ue a conoscenza del dossier e, sempre secondo le stesse fonti, gli Stati Uniti d’America stanno facendo delle pressioni affinchè l’Unione Europea e tutti i governi annessi affinchè si organizzino per fronteggiare la minaccia. Inoltre sarebbero «più 3mila» gli europei che si sono uniti ai jihadisti dell’Isis in Siria e Iraq sempre secondo quanto dichiarato ai media britannici. La reazione a catena sarebbe poi quella di Al Qaeda che, per dimostrare di avere ancora potere, potrebbe iniziare altri attacchi terroristici nel mondo.

Difficile tenere tutto sotto controllo per l’Europa che, a quanto pare, avrebbe serie difficoltà a ridurre il rischio di attentato che secondo quanto rivelato dal Guardian è un attentato pre-programmato con tanto di segnali molto chiari e la paura è che possa essere già troppo tardi per sgominare l’attentato.

Gilles de Kerchove, colui che si occupa delle politiche anti terrorismo dell’Unione Europea, nella prossima riunione dei ministri dell’interno prevista a Lussemburgo convocherà anche i rappresentati di Facebook, Twitter e Google nel tentativo di controllare al meglio la propaganda Isis che corre e dilaga sul web.

Secondo quanto riporta Rai News altre cellule dell’Isis avrebbero minacciato attacchi a Stati Uniti e Francia, in particolar modo alle stazioni delle metropolitane. A lanciare l’allarme sarebbe il premier iracheno al Abadi anche se la Casa Bianca non conferma. Intanto la violenza dell’Isis impazza anche in Norvegia dove, un gruppo di simpatizzanti della cellula terroristica avrebbe minacciato di decapitere un’intera famiglia norvegese, filmando il tutto con lo scopo di diffondere la notizia come monito a tutta l’Europa.

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