E’ notizia di pochi istanti fa, un surfista di circa 50 anni è morto a causa di un attacco di uno squalo. L’uomo si trovava in spiaggia a Byron Bay, a nord di Sydeny e stava surfando quando, improvvisamente e sotto gli occhi attoniti della moglie, uno squalo lo ha attaccato ad una gamba strappandogliela.
Due bagnini dello stabilimento balneare hanno assistito alla scena e si sono tuffati immediatamente in mare, rischiando anche la loro vita, nel tentativo di salvare l’uomo che, dopo l’attacco, galleggiava nell’acqua bassa. Prima di loro però si è tuffato in mare un bagnante qualsiasi, Mark Hickey che, tuffandosi coraggiosamente in mare ha riportato a riva il surfista. Mark ha dichiarato all’ispettore di polizia Bobbie Cullen che l’unica cosa che gli è venuta in mente è stata di dover recuperare quell’uomo.
L’avvocato Marck Hickey ha portato l’uomo a riva e, insieme ai bagnini, ha provato a rianimare il surfista per circa 20 minuti, ma l’uomo era già morto dissanguato in mare. Sul posto sono intervenuti anche i medici e il personale di soccorso, ma per l’uomo, non c’è stato nulla da fare. A quanto dichiarato dal medico legale l’uomo deve essere morto sul colpo per un arresto cardiaco.
I bagnini a bordo di un elicottero e una moto d’acqua hanno cercato di spingere l’animale al largo e, una volta visto da vicino, hanno dichiarato che si trattava di un enorme squalo bianco. L’animale, poichè è una specie protetta, non verrà ucciso, si continuerà a tentare “con le buone” di spingerlo al largo.
Non è la prima volta che in Australia si parla di attacchi di squali e, anche se il rischio di attacchi mortali è molto basso, le aggressioni sono state in totale circa 900 e “solo” 217 mortali.