Mosca: cosa vedere nella fredda capitale russa

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Cosa vedere e quando andare a Mosca \Tutto il fascino della grande madre Russia condensato in una città dal carattere forte e senza mezze misure, lontana anni luce dalle più classiche capitali europee a cui siamo abituati, centro economico, politico, culturale e artistico che dopo gli anni oscuri del regime sta ora vivendo un vero e proprio rinascimento artistico, con fabbriche e strutture ex-sovietiche riconvertite in gallerie d’arte moderna o ritrovi underground.

COSA VEDERE

Città in cui la ricchezza più sfrenata – non dimentichiamoci che è il centro con il maggior numero di miliardari al mondo – e il fasto fanno capolino da ogni angolo, anche nelle stazioni della metropolitana, vere e proprie opere d’arte rivestite di marmi pregiati, intarsiate di preziosi mosaici e illuminate da lampadari di cristallo.

Ma la meta più agognata da tutti i turisti della capitale moscovita è di sicuro il Cremlino, la cittadella fortificata costruita sulla collina Borovickij sulla riva sinistra del fiume Moscova, che racchiude al suo interno ampi giardini e un agglomerato di costruzioni laiche e religiose, che si ergono a perfetta sintesi storica degli ultimi settecento anni della Russia. Tra le chiese e i monumenti spiccano la Cattedrale dell’Assunzione, dell’Annunciazione, dell’Arcangelo Michele e il Palazzo bugnato. Appena fuori dalle mura di cinta si dipana la famosissima Piazza Rossa, che assieme allo stesso Cremlino è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1990. E’ proprio su questa piazza che si trova il Mausoleo di Lenin, in cui ancora oggi la salma è esposta al pubblico. Poco distante si erge la celebre Cattedrale di San Basilio, inconfondibile con le sue cupole variopinte e il suo miscuglio di stili – ben 9 cappelle costruite sotto 9 cupole, ognuna diversa dall’altra per forma e colore.

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Non molto distante dal Cremlino sorge una delle istituzioni artistiche di maggior peso in tutto il mondo: il Teatro Bolshoi, luogo di culto per tutti gli appassionati di balletto classico nonché sede dell’omonima compagnia di danza che diede lustro internazionale ad artisti del calibro di Mikhail “Misha” Baryshnikov. Per gli amanti della pittura invece, è imperdibile la visita ad uno dei musei d’arte più importanti di tutta Mosca, la Galleria Tretyakov, che prende il nome dal mecenate che decise di donare alla città la sua inestimabile collezione privata. La facciata in stile fiabesco della struttura che ospita il museo è ad opera del pittore Viktor Vasnetsov.

Mosca ha tante facce, e facciate, tutte che si ergono a specchio indelebile di un preciso momento storico. Ne è un lampante esempio l’Università Statale Lomonsov, il cui palazzo principale è stato classificato come uno degli edifici più grandi mai costruiti, con le sue 5 mila stanze e gli infiniti corridoi che si snodano nella struttura per ben 33 chilometri. Non a caso è il più alto delle “Sette sorelle”, ovvero dei sette grattacieli fatti costruire da Stalin negli anni ’50, epoca d’oro del classicismo socialista. Gli altri sei sono l’Hotel Ucraina e l’Hotel Leningrado, il Ministero degli affari esteri e quello dell’Industria Pesante, l’edificio residenziale Kotel’ničeskaja naberežnaja e quello in piazza Kudrinskaja, tutti riconoscibili per il particolare connubio di gotico e barocco elisabettiano, a cui spesso viene accostato un ottavo grattacielo, il Triumph Palace, di più recente costruzione.

Non c’è da stupirsi se gran parte del vecchio retaggio sovietico sia stato a più riprese denigrato, ma c’è da riconoscergli il fatto di aver sfornato una mole non indifferente di artisti dalle intuizioni geniali, capaci di dar vita ad opere indimenticabili. Ed ora, a vent’anni dalla caduta del comunismo, le vie pulsanti e piene d’energia della nuova Mosca ci offrono uno spaccato di una cultura per noi ancora tutta da scoprire.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore in cui visitarla? A meno che non vogliate fare gli spavaldi e affrontare le temperature polari (la più bassa mai registrata è stata di -42°C) del lungo inverno moscovita muniti di vodka e pellicce da bravi autoctoni, o rimanere impantanati nella fanghiglia che invade la città al disgelo, i migliori periodi dell’anno per visitare la capitale sono senz’altro l’inizio dell’estate e i primi giorni d’autunno. Meglio evitare invece l’afa dei mesi di luglio e agosto, in cui frotte di turisti intasano le strade e le strutture alberghiere della città, rendendo spesso poco godibili le attrazioni di maggior interesse.

Silvia Fanasca

 

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