Festival | A Marsiglia per Babelmed. Info e consigli per la città della Provenza

MARSIGLIA BABELMED WEEKEND IDEE/ Roma-Sebbene Marsiglia non abbia ottima fama tra quanti la considerano una crocevia di navi priva di attrattive, la città offre in realtà diverse attrazioni e un calendario di eventi così vivo che nel 2013 sarà la capitale europea della cultura. Questo itinerario, che prende le mosse dalla presenza durante il prossimo weekend del festival musicale Babelmed, rappresenta una traccia utile a chiunque voglia sperimentare la ‘jeu de vivre‘ del capoluogo provenzale.

IL FESTIVAL

Tra 24 e il 26 Marzo, Marsiglia ospita negli spazi dei docks il festival Babelmed, che riunisce per pochi giorni il meglio della produzione sonora mondiale. Sebbene la rassegna prediliga per vocazione la musica dei paesi del mediterraneo (dall’Italia, interverranno i pugliesi del gruppo Canzoniere Grecanico Salentino), durante il weekend saranno presenti voci provenienti da Africa (con la camerunense Kareice Fotzo), Sud America (con l’argentino El Hijo de la Cumbia ), Australia (con King Brown) e Asia (con i coreani Noreum Machi). Durante il festival, oltre ai concerti verranno consegnati diversi premi e sarà organizzata una retrospettiva sui film e documentari che riguardano la musica del mondo (de segnalare, il documentatio di Pisanelli sulla taranta).

LA CITTA’

Il Festival Belmed rappresenta solo una delle ragioni per visitare una città caleidoscopica come Marsiglia. Per un itinerario storico culturale, si potrebbe partire dal porto vecchio, vero asse portante della città e, passando per uno dei due bastioni militari che lo chiudono entrare nel centralissimo Panier, il quartiere più vecchio della città (e, per la tradizione, di tutta la Francia). Tra gli stretti vicoli e le caratteristiche scale della città, si trovano le splendide architetture barocche della Vieille Charitè, ora centro culturale e, subito dietro al municipio, la Maison Diamantée, che oggi ospita un museo sulla storia cittadina. Nella città vecchia, sono imperdibili inoltre l’Abbazia di Saint Victor e, dopo una lunga salita, la Place des Moulin, dove nel ‘600 si trovavano una decina di mulini mossi dal forte maestrale che proviene dal mare. Sebbene Marsiglia abbia un bellissimo Duomo (Duomo de la Major), la chiesa più importante resta Notre-Dame de La Garde che, oltre alla suggestiva posizione panoramica, conserva al suo interno strambi ex voto dei fedeli. Per apprezzare al meglio lo spirito cosmopolita della città, è possibile fare visita al quartiere multietnico Canebière dove, in epoca coloniale, vennero costruiti splendidi edifici come l’Opera e il Cafè Turc, un tempo ritrovo internazionale (nell’800 era uno dei pochi caffè a possedere orologi con diversi fusi) e oggi ufficio del turismo. Per quanto riguarda la cultura contemporanea, resta imperdibile il Quartiere (si trova vicino ai Docks dove ha luogo il festival) Euromediterraneo dove archistar come Zaha Hadid, Stefano Boeri eNorman Foster hanno dato progettato e ristrutturato edifici oggi sede di fondazioni di arte, moda e teatro di feste come il Carnevale o la Fiesta del Sud.

I DINTORNI

Una visita a Marsiglia può essere estesa di qualche giorno per esplorare i dintorni della città. Davanti al porto si trova l’isola di If, celebre grazie a Dumas che qui vi ambientò il Conte di Montecristo. Sull’isola si trova una fortezza un tempo usata come prigione. Gli amanti delle bellezze naturali non possono invece mancare una giornata alle Calanques, fiordi in miniatura perfetti per la canoa, o al Parco Nazionale di Port Cròs, le cui isole (possono essere esplorate solo in bicicletta o a piedi) rappresentano un paradiso per la vela e per lo snorkelling.

INFORMAZIONI PRATICHE

La città di Marsiglia è una delle più economiche della Francia.Per dormire, Le Petit Jardin, un piccolo bed and breakfast sul mare che, oltre ad un giardino curato, offre due romanticghe camere scavate nella roccia a partire da 40 euro a persona. Gli appassionati di architettura non possono invece perdere l’Hotel Le Corbusier, che si trova all’interno dell’Unità Abitativa, progettata dal grande architetto tra il 1946 e il 1952; i prezzi delle camere partono dai 70 euro a persona. Per quanto riguarda il cibo, il piatto cittadino è la ‘boullabaisse‘, una zuppa di pesce, zafferano, finocchi e aromi d’arancia tradizionalmente servita con la ‘rouille’, una maionese arricchita da aglio e peperoncino. Per gustarla al meglio, si segnala Le Miramar, nel cuore del porto vecchio. Per chi ama il cibo etnico, i quartieri centrali offrono ristoranti libanesi, cinesi, marocchini, indiani; nell’affascinante area di Cour Julien (dove la maggior parte degli edifici è coperto da murales), si trova il Restaurant du Tajine, specializzato in delicatezze tunisine. Durante il dopocena, la maggior parte dei locali del porto vecchio chiudono molto tardi; per tenersi aggiornati sugli eventi serali, si possono consultare i giornali free-press diffusi in città.

Cristina Mauri

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