“Vivere qui è impossibile”, lo studio che preoccupa l’Italia

La Pianura Padana è definita la “grande malata d’Europa”: qui i tassi di inquinamento sono alle stelle.

Il The “Guardian” non sembra risparmiarsi nei confronti della Pianura Padana: riportando gli esempi di Crotta Caddà dove l’aria risulta irrespirabile, e di Cremona che registra una qualità dell’aria a livelli davvero preoccupanti, la rivista britannica non esita a definirla la “grande malata d’Europa”. 

studio preoccupa Italia
Inquinamento alle stelle in Italia (viagginews.com)

E rivela che un terzo delle persone che risiedono nella valle e nelle aree circostanti, respirano aria pesantemente inquinata, circa quattro volte il limite previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per le particelle sospese nell’aria.

La Pianura Padana si classifica tra le zone più inquinate d’Europa

Che la Pianura Padana sia colpita da un livello di inquinamento atmosferico tra i peggiori di Europa sembra ormai essere un dato di fatto incontrovertibile. E la disastrosa situazione ambientale del Bel Paese sembra essere finita nel mirino del quotidiano britannico.

dati preoccupanti
Inquinamento in Italia, cosa dicono i dati (viagginews.com)

Crotta Caddà, un piccolo paesino di appena 600 abitanti situato nel comune di Cremona, è simbolo dell’inquinamento che avanza. Mentre Cremona, dal canto suo, denuncia come l’inquinamento provocato da industria, traffico d’auto, allevamenti intensivi di maiale e pollame e relativi prodotti di scarto abbiano reso la qualità della vita davvero insostenibile.

Cremona, capoluogo di provincia di circa 60.000 abitanti, è stata definita come una delle città con peggiore qualità dell’aria in Europa in una delle classifiche pubblicate quest’anno dall’Aea (Agenzia europea per l’ambiente). I principali problemi di inquinamento in questo caso sembrano imputabili tra l’altro al fatto che la Lombardia produce enormi quantità di rifiuti animali, mentre la regione produce oltre il 40% del latte italiano ed ospita un gran numero di suini.

Mentre l’inquinamento atmosferico di Crotta Caddà sarebbe dominato da una cappa di fetore insopportabile: nella zona si trovano diversi allevamenti di maiale e pollame, dalle cui feci si ricava fertilizzante. Un sottoprodotto di questo procedimento è il “gesso di defecazione”, che se da un lato è un prodotto estremamente versatile in agricoltura e quindi ampiamente utilizzato, dall’altro è facile che possa provenire da materiale classificato come pericoloso e quindi vietato come fertilizzante, pertanto non eccellente per la salute e l’ambiente.

Dai dati emerge che la cattiva qualità dell’aria sarebbe ricollegata a 50.303 morti premature in Italia, e se si tralascia Milano dove sembra che la maggior parte di questi su siano verificati, è indubbio che Cremona si qualifichi come la provincia italiana con la più alta percentuale di decessi attribuiti al particolato sottile.

Impostazioni privacy