Perché esistono persone a cui non piace viaggiare: no, non è una malattia seria

Ci siamo spesso interrogati sulle persone che non amano viaggiare: ecco finalmente la spiegazione.

Per noi che adoriamo i viaggi e l’avventura sembra anche quasi impossibile che esistano. Eppure è così. Ci sono persone a cui non piace viaggiare. Vi siete mai chiesti il perché? Ecco cosa scatta nella loro mente, che li fa essere molto restii agli spostamenti.

Perché ci sono persone che non amano viaggiare
Per molti viaggiare è un’esperienza unica, per loro un incubo: ecco perché – Viagginews.com

Difficile crederlo, soprattutto dopo i difficili anni di pandemia da Covid-19. Il 2020 ci ha reso, di fatto, impossibile non solo viaggiare, ma anche uscire sostanzialmente di casa. Mentre negli anni successivi sono rimaste alcune restrizioni, soprattutto per i viaggi verso determinati Paesi.

Eppure, quella drammatica situazione non ha cambiato il modo di vedere le cose di determinate persone che continuano a non amare particolarmente il viaggio. Se il Covid ha cambiato la vita di tutti noi, la vita di alcuni, almeno con riferimento a questa abitudine/non abitudine, è sempre la stessa. Andiamo a scoprire il perché di tutto ciò.

Perché esistono persone a cui non piace viaggiare?

Nella convinzione generale, viaggiare apre nuovi mondi, apre nuove prospettive, è cultura. Visitare luoghi sconosciuti, apprendere le tradizioni e le culture altrui, è come leggere uno o più libri. Attenzione, con questo non stiamo dando alcun giudizio di merito su chi, invece, non apprezza tutto ciò.

Persone che non amano viaggiare
Perché alcune persone non amano viaggiare? – (viagginews.com)

Le persone che non amano viaggiare fanno prevalere una delle due caratteristiche dell’essere umano, quella che ama il conosciuto, la regolarità e l’omologazione, la sicurezza e la comodità. La chiamano tendenza nativista, che è l’esatto opposto dello spirito avventuriero di chi, invece, cerca sempre nuove esperienze da fare con il viaggio.

Chi non ama viaggiare, dunque, solitamente è più tradizionalista oltre che, evidentemente, più pigro. Si tratta, secondo alcune ricerche, anche di caratteristiche che sviluppiamo fin da bambini (magari per qualche trauma) e che, quindi, ci fanno essere molto più insicuri quando siamo lontani da casa.

Un viaggio, peraltro, anche se ben organizzato, porta con sé sempre una buona dose di incertezza, perché non si sa mai cosa può accadere. E ci sono, invece, persone che vogliono avere sempre il controllo su tutto. Cosa che, evidentemente, gli riesce molto meglio a casa (in senso metaforico) quando sono nella loro comfort zone.

Insomma, chi non ama viaggiare non è sicuramente “sbagliato”. Semplicemente apprezza maggiormente la stabilità, la familiarità, magari è uno stacanovista che non vuole sottrarre troppo tempo al lavoro. Le motivazioni sono le più disparate. E, come ogni scelta della vita, non va assolutamente giudicata.

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