Inquinamento atmosferico, il report condanna l’Italia: è una crisi di salute pubblica

Un’inchiesta inquietante parla dei dati di inquinamento del nostro Paese: crisi di salute pubblica in Italia.

L’allarme arriva da una delle testate giornalistiche più autorevoli d’Europa e del mondo: il Guardian. Ma i segnali di quello che sta accadendo li abbiamo, in realtà, ogni giorno sotto gli occhi.

Inquinamento Italia, report
Inquinamento in Italia: il report – (viagginews.com)

Il pianeta, infatti, ci sta lanciando segnali e messaggi da molto tempo ormai. Anche gli eventi estremi che si susseguono con una cadenza quasi quotidiana stanno lì a dirci che il mondo è malato. Tanto le alluvioni e i tornado, quanto, per esempio, le elevatissime, invivibili, temperature vissute nell’estate che ci siamo appena messi alle spalle, sono dei campanelli d’allarme che i governanti e tutti noi non dovremmo ignorare.

Malato di riscaldamento globale, che è dovuto agli elevati tassi di inquinamento. Sono temi su cui si dibatte da tempo: l’abbattimento, per esempio, delle emissioni di anidride carbonica. Oggi arriva anche l’inquietante inchiesta di uno dei giornali più autorevoli d’Europa e del mondo: il Guardian.

Inquinamento: l’inquietante inchiesta del Guardian

L’organo di stampa britannico ha messo nero su bianco che il 98% della popolazione europea respira aria tossica. L’inchiesta giornalistica punta la propria attenzione sulla qualità dell’aria respirata da tutti noi, parlando di “grave crisi di salute pubblica”. Si tratta di un’inchiesta seria, come il giornalismo di taglio anglosassone sa fare: i dati sono stati infatti raccolti utilizzando una metodologia all’avanguardia, comprese immagini satellitari dettagliate e misurazioni da oltre 1.400 stazioni di monitoraggio a terra.

Report inquinamento Italia
I dati inquietanti sull’inquinamento in Italia – (viagginews.com)

E il quadro è impietoso con un inquinamento da particolato che, per le aree dove vive il 98% della popolazione europea supera i limiti tracciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutto a causa delle industrie, del riscaldamento domestico, ma, soprattutto, degli elevatissimi livelli di smog che, soprattutto nelle metropoli, hanno superato da tempo le soglie limite.

Da tempo la Commissione Europea, almeno a parole, ha messo nel mirino l’industria dell’automotive, sostenendo come sia fondamentale passare all’elettrico o almeno all’ibrido. Questo perché la combustione dei carburanti fossili inquina e, soprattutto, uccide. 400 mila morti premature ogni anno, oltre a milioni di casi di malattie non fatali. Il particolato, grazie alle dimensioni ridottissime, passa dai polmoni al sangue e da lì in quasi ogni organo del nostro corpo. Dove può generare tumori, cancro, diabete, depressione e malattie cognitive.

Insomma, il quadro è inquietante, con Paesi dove l’aria è irrespirabile: si pensi alla Macedonia del Nord. Ma nel report, purtroppo, i dati peggiori, se si esclude l’Europa dell’Est, arrivano proprio dall’Italia. Nella gran parte della Pianura Padana, la situazione è gravissima, con i livelli medi di particolato che si mantengono intorno al quadruplo rispetto al massimo consentito dall’Oms.

Sul quadro influiscono sicuramente i dati di grandi città come Torino e Milano. Ma anche le aree rurali non stanno meglio. In Italia, nel 2020, ci sono state oltre 50 mila morti per inquinamento atmosferico, con la concentrazione più alta a Cremona, dove sono stati registrati tra 150 e 200 decessi ogni 100 mila abitanti. Da qui, dunque, le conclusioni del Guardian che parla di “crisi di salute pubblica”.

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