Anche l’Italia ha la sua Las Vegas: perché è da vedere subito

Tutti sono pazzi di Las Vegas, la famosa città americana dove non c’è solo gioco e casinò ma anche hotel spettacolari e molto particolari. Tuttavia anche l’Italia ha la sua Las Vegas ed è molto particolare.

Non molto famosa ma sicuramente interessante, una città dove il tempo ha fatto il suo corpo e sicuramente sono cambiate tantissime cose ma è la sua storia ad averla resa così famosa per essere appunto la Las Vegas tutta italiana.

Las Vegas
Las Vegas anche in Italia (Viagginews.com)

Se non ne avete mai sentito parlare e non l’avete mai visitata, questo è il momento perfetto per farlo per scoprire uno dei luoghi più curiosi di tutto il Paese.

La Las Vegas tutta italiana

Siamo a Consonno, una frazione di Olginate a Lecco, la famosa Las Vegas italiana. Questo era un piccolo borgo antico che poi è stato trasformato letteralmente in un enorme parco giochi. Oggi è purtroppo un luogo in semi abbandono ma vale ancora la pena visitarlo.

Consonno borgo
La Las Vegas italiana (viagginews.com)

Sembra una città fantasma, ma il sapore “americano” si respira immediatamente. Sicuramente per una gita è una meta che non va persa, soprattutto se si visita la zona circostante. Consonno è un borgo molto antico, un tempo dedicato quasi esclusivamente all’architettura dove regnava la calma e la vita tranquilla e poi trasformato in luogo di festa esclusivo con la Las Vegas della Brianza.

Un progetto enorme nato negli anni Sessanta quando il Conte Mario bagno, un industriale, sceglie di trasformare Consonno nella mecca dell’intrattenimento e del gioco, proprio come è oggi Las Vegas per gli Stati Uniti. Finita l’acquisizione dei terreni, inizia la demolizione delle abitazioni e il conseguente abbandono dei 300 residenti del tempo. Il progetto di Mario Bagno prevedeva la costruzione di luoghi particolari come una galleria commerciale, hotel, fontane multipiano, edifici assurdi, tuttavia fu realizzato solo in parte.

La fine del sogno americano

Il paesino si ritrovò presto al centro di grandi attenzioni e con un enorme boom di visitatori e celebrità come Pippo Baudo, Celentano, Milva. Tuttavia i lavori di rifacimento per creare le piste e inserire i giochi portarono a modifiche strutturali che minarono l’equilibrio di tutto il paese, causando un’enorme frana nel 1976.

Quell’episodio portò alla fine del sogno e all’inizio dell’abbandono totale del borgo che oggi infatti è in stato totale di degrado. I lavori comunali hanno permesso nel tempo di ripristinare la strada e quindi di consentire in sicurezza l’accesso (quando la sbarra è alzata), altrimenti bisogna parcheggiare e proseguire a piedi (ci vuole un’ora di passeggiata per arrivare). La visita oggi porta un sapore totalmente diverso perché tutto è chiuso e quel fascino di modernità oggi è solo un relitto. C’è grande malinconia per un luogo che poteva veramente essere il centro del mondo dell’intrattenimento.

Ci sono ancora la pista da ballo, il minareto arabo, il Grand Hotel Plaza, tutti posti speciali dove tanti italiani hanno passato momenti speciali che ora sono solo un ricordo.

Impostazioni privacy