Addio ai timbri sui passaporti: cambia il documento, ecco perché

Tutto cambia, questo si sa e presto anche i passaporti dovranno farlo in una chiave più moderna e fruibile ma anche forse meno pregna di significato.

Per coloro che amano viaggiare i timbri su quelle pagine sono una sorta di cartolina, il miglior elemento per ricordare quei momenti speciali, magari mentre si visita uno stato tutto nuovo.

Timbri passaporto
Nuovo passaporto, come sarà senza timbri (viagginews.com)

Dopo il caos degli ultimi tempi sui passaporti, le difficoltà per l’Italia e in generale i processi di digitalizzazione che aprono a nuovi formati è tempo di fare i conti con un cambiamento.

Addio ai timbri: cosa sta succedendo

Preso dovremo rinunciare al timbro sul passaporto quando si visita uno stato in uno spazio estero. Secondo l’Unione Europea si sta lavorando infatti per annullare la produzione dei timbri per sistemi che siano più sicuri e moderni.

Passaporto, come cambia
Novità passaporto: addio ai timbri (viagginews.com)

Il passaporto è un documento importante, serve per identificare l’ingresso di un cittadino straniero, nel caso dell’Italia per qualcuno che arriva dallo spazio extra EU, per gli Stati Uniti qualcuno che arriva al di fuori degli stati membri e così via. Quindi non occorre dove c’è la libera circolazione, se viaggiamo per andare in Spagna, nessuno ci metterà un timbro ma se andiamo a New York invece sì. Quindi solitamente il passaporto è quello dei “viaggi lunghi e importanti” (tralasciando paesi vicini come il Regno Unito).

Ora però si punta ad un nuovo sistema di controllo degli ingressi e delle uscite chiamato EES, questo praticamente permetterà di avere pieno controllo sulle entrate e le uscite. Doveva essere già in vigore dall’anno scorso ma poi complice anche la pandemia è slittato tutto a novembre 2023. Il nuovo sistema porterà all’abolizione dei timbri sul passaporto: quando un cittadino estero arriva nei confini, dovrà solo scansionare il documento al self service e potrà passare.

Il meccanismo leggerà i dati e li comparerà con la persona presente, attraverso la lettura delle impronte digitali, la scansione del volto e i dati biometrici. Questi resteranno in archivio tre anni e permetteranno anche di velocizzare i controlli. Tutto questo ha anche come obiettivo quello di sveltire le procedure che a volte sono lunghissime in ingresso e uscita da un paese straniero. Oggi ci possono volere ore prima di poter entrare effettivamente nella zona estera e questo rallenta la vacanza, soprattutto quando si hanno pochi giorni a disposizione.

Novità in arrivo a novembre

Il tutto è parte di un programma molto più ampio che mira a cambiare quello che conosciamo oggi. Sempre a novembre arriverà anche ETIAS con cui ci sarà bisogno di un permesso per entrare in Europa e non solo, bisognerà pagare una tassa e fare una richiesta che dovrà essere validata.

Il tutto anche per rafforzare i controlli e rendere i viaggi di tutti più sicuri. Anche in questo caso i dati avranno una validità di tre anni. Intanto anche gli Stati Uniti fanno passi avanti. Il passaporto non si richiede più di persona ma si fa tutto online, sicuramente un modo per rendere maggiore la mobilità dopo il ritorno alla normalità.

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