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Meteo

Capodanno 2022, nulla sarà come prima: questa volta arriva dall’Africa

Un’ondata di caldo anomalo in arrivo direttamente dall’Africa porterà le temperature ad alzarsi in modo sconvolgente.

Arriva dall’Africa l’anticiclone che porterà caldo torrido – AdobeStock

Gli esperti meteorologi di IlMeteo.it lo hanno definito “Il Gigante di Capodanno”, ma i nomi che si possono dare sono tantissimi: la sorpresa, il giocherellone, il burlone… di cosa stiamo parlando? Semplicemente di un’ondata di caldo incredibile e inaspettato che colpirà tutto il nostro Paese negli ultimi giorni dell’anno e nella prima settimana del 2022. Se in queste ore ancora stiamo risentendo degli ultimi strascichi del maltempo, prepariamoci perché a breve le cose cambieranno e, se fossimo stati in estate, avremmo visto la colonnina di mercurio salire praticamente attorno ai 40 gradi!

Quando inizierà il caldo anomalo sull’Italia?

A cominciare da mercoledì 29, ma soprattutto nelle giornate di giovedì 30 e venerdì 31 dicembre la bolla anticiclonica dell’Africa si farà sentire notevolmente sull’area mediterranea portando la colonnina di mercurio a salire ben al di sopra della media. Prepariamoci quindi a finire l’anno e iniziare il 2021 con giornate di sole e caldo come se fossimo in primavera. Non cantiamo vittoria però, il freddo e il Generale Inverno non hanno assolutamente lasciato le redini del carrozzone, anzi. Pare che attorno all’Epifania la situazione meteorologica crollerà nuovamente e tornerà il freddo.

Le inversioni termiche

Intanto però godiamoci il caldo e, soprattutto, sorridiamo al sole e alle giornate limpide in arrivo. Fate però sempre attenzione perché si verificherà il fenomeno delle inversioni termiche: ossia avremo molto più freddo in pianura che in montagna dove lo zero termico si registrerà attorno ai 3500 metri.

Capodanno 2022, inversioni termiche e caldo record – AdobeStock

Le cause dell’inversione termica sono da ricercarsi nel fatto che i raggi del Sole in inverno non riescono a raggiungere e riscaldare adeguatamente il suolo. Così l’aria di terra si raffredda molto più rapidamente di quella ad alta quota dove i raggi sono arrivati più “comodamente”. Questa condizione genera sempre nebbie fitte e persistenti.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi