Denise Pipitone, il testimone in lacrime in tv: “L’ho vista, era incappucciata”

Quest’oggi a Pomeriggio 5 una persona è stata intervistata riguardo il famoso caso di Denise Pipitone: ecco la rivelazione shock

Denise Pipitone

Quest’oggi a Pomeriggio 5 si è tornati a parlare di un argomento tornato ad essere assai caldo nell’ultimo periodo: il caso Denise Pipitone. Come quasi tutti sanno, la bambina è scomparsa 17 anni fa (nel 2004) in Sicilia, a Mazara Del Vallo. Da allora, la si è cercata in lungo e in largo, ma non la si è mai trovata. Recentemente una ragazza russa, Olesya Rostova, in cerca dei suoi genitori sembrava poter essere la bambina a lungo cercata. Tuttavia, anche questa volta la giovane non era Denise. Oggi, inaspettatamente, la conduttrice di Pomeriggio 5 ha intervistato una guardia giurata che dice di aver visto la bimba dopo la scomparsa.

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Le lacrime e il ricordo di Denise Pipitone

Il “misterioso” ospite di Barbara D’Urso è Felice Grieco, una guardia giurata che dice di aver visto Denise Pipitone a Milano. Era il 18 ottobre 2004, un mese dopo la sparizione della bimba: “Era un lunedì. Fui invitato dal direttore della banca ad allontanare un bimbo con la fisarmonica di fronte all’entrata. Allontanandolo lo seguii. Vidi in mezzo a un gruppo rom una bambina, troppo incappucciata per il caldo. Quel giorno a Milano eravamo a maniche corte. Appena mi sono reso conto che poteva essere lei, ho chiamato mia moglie e le ho chiesto ‘Ho davanti a me probabilmente la piccola Denise, cosa devo fare?’. Era oggetto di cronaca tutti i giorni la sua sparizione“.

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Nel riportare alla mente quel giorno, la voce di Grieco si rompe e l’uomo scoppia in un pianto semi-silenzioso. Dopo essersi ricomposto, ha continuato il suo racconto: “Vidi il segno sotto l’occhio come la piccola Denise. Una rom la chiamava ‘Danàs’. Allora ho iniziato a fare un video di nascosto. Il gruppetto era gestito da un uomo dall’altro lato della strada. Erano un uomo, due donne, la piccola presunta Denise e il bimbo di otto anni con la fisarmonica. Ho chiesto alla bambina se voleva mangiare qualcosa e mi ha risposto ‘a pizza’. Parlava bene l’italiano, mentre i rom parlavano un’altra lingua. Ma nel momento in cui si stava per alzare, l’uomo li ha chiamati e si sono allontanati. Chiesi al 113 se potevo bloccarli, ma mi fu negata l’autorità. Poi, sono andato nei campi rom con le forze dell’ordine a cercare di identificare queste persone. Ma sono sparite nel nulla“. Questa è una delle tante segnalazioni che, nel corso degli anni, si sono susseguite sulla piccola Denise Pipitone. Ad oggi sono passati 17 anni e Piera Maggio, la mamma, continua a cercarla con la stessa forza di volontà del primo giorno.

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