L’origine un po’ bizzarra del nome “Bluetooth”: la tecnologia che ha permesso la trasmissione di dati per reti sicure
Conosciamo nel dettaglio da dove deriva la parola “Bluetooth“. L’origine è un po’ bizzarra per la tecnologia che è diventa famosa in tutto il mondo per quanto riguarda la trasmissione di dati per reti personali grazie alla frequenza radio sicura a corto raggio. Il nome deriva dal termine scandinavo, la versione anglicizzata di Blåtand/Blåtann, l’epiteto del re della Danimarca e Norvegia Harald “Blåtand” Gormsson, Aroldo I di Danimarca, che è vissuto tra il 935 e il 985. Ma di chi si tratta? Ossia il primo uomo che riuscì ad unificare la Danimarca dal punto di vista sia politico sia religioso.
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Bluetooth, l’intuizione dell’ingegnere Intel
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Tutto deriva dall’intuizione dell’ingegnere Intel, Jim Kardach, che stava leggendo all’epoca il libro “The Long Ships” di Frans Gunnar Bengtsson, che riguarda da vicino la storia sui vichinghi. E così, tra i vari personaggi, era presente proprio il re danese Harald Gormsson, detto “Bluetooth”. Lo stesso re avrebbe avuto un grosso dente di colore bluastro, mentre per altri amava mangiare i mirtilli; per era un assiduo masticatore di mirtilli. Infine, l’ultima storia riguarda il fatto che il re era solito colorarsi di blu i denti prima della battaglia, per apparire più spaventosi.