Morra, ispezione al centro vaccinale in Calabria: “Fa acqua da tutte le parti”

Il presidente della commissione antimafia va in ispezione in Calabria: “Sono un senatore calabrese, intervento è prerogativa parlamentare”

Vaccini

I vaccini e i tempi di somministrazione sono al centro dell’attività di governo. E’ necessario accelerare le vaccinazioni per uscire dalla pandemia, non esistono altre ricette al momento a disposizione dell’umanità, non solo dell’Italia e dell’Europa. La terza ondata ha colpito il paese e si trova nel suo momento di picco. Dopo un anno gli italiani rivivono l’incubo di numeri importanti. In realtà, guardando i decessi, è dall’autunno che si va dai 300 ai 400 morti al giorno. Intanto, sulle vaccinazioni anche il premier Draghi ha sottolineato il fatto che le regioni si muovano in ordine sparso e la cosa non è positiva. In tal senso, il presidente della commissione Antimafia, il pentastellato Nicola Morra, si è recato in Calabria, una delle regioni in coda nella classifica delle somministrazioni rispetto ai vaccini consegnati dallo Stato centrale. Poi il senatore ha spiegato il tutto in una nota:

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L’ispezione al centro vaccinale in Calabria

“Sabato 20 marzo – afferma Morra -, mi sono recato presso l’azienda sanitaria provinciale (Asp) di Cosenza in viale degli Alimena per fare un controllo, esattamente come ho fatto ad ottobre scorso sempre nei locali di Serra Spiga. Ho dovuto prendere atto che le modalità di prenotazione non sono efficaci soprattutto per chi, magari anziano, non ha dimestichezza con internet ed i siti-web”, dichiara nella nota. Poi va sulle polemiche scatenate dalla sua ispezione: “Riguardo alle polemiche: mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri e secondo altri, dei miei genitori. Purtroppo i miei genitori e mio suocero sono venuti a mancare tempo fa, mentre mia suocera si è già vaccinata quindici giorni addietro poiché rientrante per ragioni anagrafiche nelle categorie a rischio“, sottolinea Morra.

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“Questa ispezione, ricorda il presidente della commissione Antimafia, “è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d’intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza”.  

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