Ottilie Von Faber-Castell, la vera storia della baronessa e l’impero delle matite

Ottilie Von Faber-Castell è la donna che sta dietro alla matite più famose del mondo. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lei. 

Su Rai Uno dal 23 febbraio va in onda Ottilie Von Faber-Castell, una donna coraggiosa, la mini serie tv dedicata alla figura di Ottilie Von Faber-Castell e ispirata al libro sulla contessa scritto da Asta Scheib e pubblicato nel 1998. Protagonista una giovane donna che si trovò a capo della gestione finanziaria dell’azienda familiare: Faber-Castell, il più grande produttore di matite al mondo. Conosciamo più da vicino il personaggio.

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La straordinaria vita di Ottilie Von Faber-Castell

La storia di Ottilie Von Faber-Castell è quella di una donna che ha saputo sfidare gli stereotipi della sua epoca e anticipare le battaglie per la parità di genere, e si lega a doppio filo a quella di una società che negli anni, guidata da otto generazioni, ha prodotto centinaia di milioni di matite di legno in un’ambientazione da fiaba.

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L’azienda fu fondata nel 1761 a Stein, vicino Norimberga, da Caspar Faber, quando le matite di grafite erano una novità, ma fu il barone Lothar von Faber a trasformarla in un importante produttore di matite e, in seguito, di un vasto assortimento di strumenti per la scrittura e il disegno. Dopo la morte precoce del figlio, Wilhelm von Faber, Lothar affidò la gestione dell’azienda alla nipote Ottilie, detta Tilly, che nel 1896 iniziò a muovere i suoi primi passi nell’impresa di famiglia. Poco più che maggiorenne, si affidò al consiglio del nonno di circondarsi di dipendenti fidati per imparare tutto il necessario per guidare l’attività, allora sotto il nome di Faber.

La denominazione Faber-Castell arrivò solo nel 1898, quando la baronessa Ottilie von Faber si innamorò e sposò il conte Alexander zu Castell-Rüdenhausen. Più che una rivendicazione di parità di genere, in realtà, la scelta fu a quanto pare dettata a una clausola del testamento di Lothar, secondo la quale la società avrebbe dovuto mantenere per sempre il nome “Faber”. Alexander entrò a far parte dell’azienda come manager della sua attività globale, e Ottilie mantenne il suo ruolo manageriale: un’impresa decisamente femminista per l’epoca. Alla coppia von Faber Castell si deve anche il castello Faber-Castell a Stein, noto per la sua facciata in stile medievale e gli interni eclettici, con riferimenti al romanico, al gotico e al rinascimentale, passando per lo stile Impero e il Classicismo, fino all’Art Nouveau.

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