Sabrina Salerno, verità choc sul padre: “Ecco perché non lo perdono”

Sabrina Salerno ha vissuto per anni senza suo padre: un uomo che l’ha rifiutata e le ha negato il suo amore, riconoscendola solo quando lei aveva 45 anni.

Ospite nel salotto di Verissimo su Canale 5, Sabrina Salerno si è raccontata a cuore aperto, tra carriera e vita privata, facendo commuovere anche la conduttrice Silvia Toffanin, soprattutto quando ha parlato del rapporto conflittuale con il padre.

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La ferita aperta di Sabrina Salerno

“Avendo avuto una situazione molto difficile con lui – ha confidato la cantante icona degli anni 80- ero molto prevenuta con gli uomini. Mia madre mi ha avuto a 18 anni e non ce la faceva a prendersi cura di me, sono cresciuta con i nonni. Ma comunque la sentivo. Mio padre invece non c’è mai stato, a 12 anni lo cerco nell’elenco telefonico e lo chiamo. Da lì, l’ho visto una decina di volte, tra i 12 anni e i venti. Dal momento che non ero stata un figlio desiderato, lui non poteva darmi niente”.

“Ho vissuto il suo rifiuto per anni – ha continuato Sabrina Salerno -, mi ha riconosciuto a 45 anni. Cerco ancora adesso che non c’è più di perdonarlo, ma è un percorso difficile. Mio padre mi ha chiesto scusa tante volte, anche nell’ultimo anno prima di morire. Ma se ti dicessi che sono serena e l’ho perdonato, sarebbe un’ipocrisia. A 45 anni mi ha riconosciuto ma mi disse ‘Non ti darò mai amore’. Ci penso sempre a quelle parole”.

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Sabrina Salerno è poi tornata su un dramma vissuto all’inizio della sua carriera. “Con gli uomini ho avuto sempre rapporti conflittuali. A 17 anni ho conosciuto un uomo manipolatore, violento verbalmente. Cercava i miei punti deboli e li attaccava, facendomi sentire sempre più fragile. Lui è mancato, ma era una gran brutta persona. Non l’ho mai perdonato. Era il mio manager e mi ha rubato tanti soldi. Però non ho mai ceduto alle avances sessuali. Mi ha fatto vivere anni di incubo. Non potevo frequentare nessuno, iper controllata. Mi faceva lavorare 365 giorni all’anno”. Alla fine, però, è stata lei ad avere la meglio: “Ho vinto una causa dopo dieci anni”.

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