Carlo Calenda raccomandato alla Ferrari? Lui confessa tutto

Dopo tanti anni l’ex ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, rivela di essere entrato nella Ferrari di Montezemolo non per merito suo, ma grazie a preziosi agganci. 

Carlo Calenda di è battuto in veste di manager prima, ministro dello Sviluppo economico poi, e leader di Azione oggi, per un’Italia diversa, fondata sul merito e sulla trasparenza, improntata alle più civili e virtuose nazioni europee. Eppure, nel suo passato c’è un precedente a dir poco imbarazzante. Lui stesso ha ora trovato il coraggio di parlarne apertamente.

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Calenda

La verità sull'”aiutino” di Carlo Calenda

“Se sono entrato in Ferrari grazie al mio cognome? Sì, perché mio padre era stato in classe con Montezemolo, che all’epoca era presidente di Maranello, ma sono partito da uno stage di un anno non pagato”. Così il leader di Azione Carlo Calenda, ospite de “La Confessione” di Peter Gomez nella puntata di oggi, venerdì 29 gennaio, in onda alle 22.45 su Nove. Il riferimento è naturalmente a Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari nel 1998 quando, a 25 anni, Calenda entrò a Maranello.

“Lei è stato di fatto il suo segretario?”, ha chiesto il direttore de ilfattoquotidiano.it a Calenda. “No – ha risposto il leader di Azione – io ho incontrato Montezemolo quando ho iniziato alla Ferrari, ho fatto cinque anni dal ’98, sono entrato con uno stage e poi piano piano, ho fatto l’impiegato, il funzionario: è stato lì che si è costruito un rapporto”.

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Poi Peter Gomez l’ha messo alle strette: “Ma il fatto che lei sia entrato in stage alla Ferrari – ho letto che lei non si è laureato con 110, ma con 107 – è entrato perché, in fondo, lei si chiamava Calenda?”. L’europarlamentare non ha potuto che ammettere la verità: “Sì, perché mio padre era stato in classe con Montezemolo…”.

Ma il politico romano insiste che alla raccomandazione è seguito un lungo periodo di gavetta: “Ho avuto l’occasione di fare uno stage, non pagato, a Maranello di un anno e alla fine mi hanno preso. Quindi sì, quella occasione è derivata da una conoscenza – come purtroppo spesso accade in Italia e quando succede bisogna dirlo in modo trasparente – però dopo sono andato avanti da solo”. Così fan tutti…

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Luca Cordero di Montezemolo

 

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