Mamma si distrae un attimo, bimbo strangolato dalla corda della tenda

Un bambino di soli due anni è morto strangolato dalla corda di una tenda della sua camera da letto per una tragica fatalità. 

Un bambino di due anni è morto strangolato dalla corda di una tenda della sua camera da letto dopo che la mamma “lo aveva lasciato solo per un secondo”. Il piccolo Joey Walker è rimasto intrappolato e nel giro di pochi istanti si è consumata la disgrazia: è quanto emerso a conclusione dell’inchiesta sulla terribile vicenda. Sua madre, Chloe Armstrong, 28 anni, ancora non si dà pace. Aveva cercato disperatamente di salvargli la vita dopo averlo scoperto privo di sensi il 5 aprile dello scorso anno, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

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Il piccolo morto strangolato sotto gli occhi della mamma

La signora Armstrong, di Denton, Greater Manchester, in Inghilterra, ha raccontato: “Stavo prelevando la biancheria dalla mia e dalla sua stanza per portarla al piano di sotto. L’ho lasciato solo per un secondo. Gli piaceva giocare con la lavatrice. Il suo lavoro in casa era aiutarmi a riempirla e accenderla. Gli avevo detto di scendere, ma non mi ha seguito. Lo sentivo che giocava, poi all’improvviso solo silenzio. Sono subito tornata di sopra ed è stato allora che l’ho trovato privo di sensi”.

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L’indagine della Polizia ha appurato che non c’erano circostanze sospette. Non sono stati effettuati arresti. Ma è anche emerso che la tenda in questione non rispettava le norme di sicurezza. Era stata installata da un precedente inquilino e presentava una serie di difetti. “Joey sarebbe vivo ora se non avessimo preso in affitto una casa con una tenda difettosa”, si dispera la madre del bambino.

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Dopo aver trovato suo figlio privo di sensi, Chloe ha composto il numero di emergenza e ha tentato una rianimazione cardiopolmonare salvavita. Poi l’arrivo dei paramedici e il ricovero nell’unità di terapia intensiva del Manchester Children’s Hospital. Ma Joey è morto 18 giorni dopo, a seguito di lesioni cerebrali irreversibili. La sig.ra Armstrong ora sta studiando per diventare un’infermiera pediatrica in memoria di suo figlio. Intende promuovere il pronto soccorso dei bambini per aiutare genitori e assistenti a salvare vite umane.

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