Le balene stanno riconquistando i poli e tornano a casa

Dopo anni e anni di lontananza da casa le balene tornano nel loro habitat e riconquistano i poli.

Le balene tornano a casa
Balena – AdobeStock

Finalmente una buona notizia per il mondo animale e, nello specifico, per le meravigliose balene. Se scorrendo sui principali siti di informazione non facciamo altro che vedere news tragiche, oggi Focus ci regala un po’ di speranza. Secondo un nuovo studio pubblicato su Endangered Species Research sembra che i cetacei stiano riuscendo a recuperare quelle aree del mondo che gli spettavano di diritto, come i poli!

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Caccia alle balene: i cetacei erano fuggiti dal loro habitat

Per colpa della caccia alle balene, bandita in quasi tutto il mondo dal 1969, questi animali erano letteralmente fuggiti da alcune aree del mondo. Ossia dai loro habitat originari. Fra gli esemplari che hanno sofferto maggiormente non possiamo non citare le balenottere azzurre che erano considerate il top per i pescatori. Si parla, in passato ovviamente, di una vera e propria strage con oltre 3000 balenottere azzurre uccise in media ogni anno dai cacciatori.

Lo sapevi che nel XIX secolo il prodotto principale per cui venivano cacciate le balene era l’olio derivato dal suo grasso? Ma si utilizzavano anche i fanoni come lacci per i corsetti e l’olio del capodoglio per dei profumi.

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Ora però i ricercatori hanno scoperto che i cetacei stanno lentamente tornando a casa, soprattutto nelle regioni polari. Proprio in queste aree vive il krill, fonte di sostentamento primaria per i cetacei e negli anni ’80 erano queste le zone di punta per la caccia alle balene. Da quando è stata finalmente bandita e considerata illegale, i cetacei solo oggi hanno deciso di riprovare a vivere nella loro casa originaria.

Dal 2012 ad oggi si parla di 58 nuovi esemplari nella zona della South Georgia, ma anche in Groelandia, nell’Artico occidentale, nel mare dei Ciukci, al largo dell’Alaska.

I problemi per il futuro

balene habitat
AdobeStock

Qui, ovviamente, ora le balene devono fare i conti sempre con i danni causati dall’uomo, ossia l’inquinamento e il riscaldamento globale che sta causando non pochi danni all’intero ecosistema marino. Senza contare il traffico navale che, ovviamente è aumentato. Anche in questo caso i giganteschi e meravigliosi cetacei dovranno fare attenzione.

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