Chi era Giuseppe Tomasi di Lampedusa: tutto sul celebre scrittore italiano

Tomasi di Lampedusa è stato un celebre ed acclamato scrittore italiano. Scopriamo qualcosa in più su di lui e sulla sua vita.

 

Giuseppe Tomasi di Lampedusa è stato un celebre scrittore italiano. L’uomo, acclamato e noto ai più, ha deliziato con le sue opere tutti gli intellettuali della nazione e oltre, ed ancora oggi è elogiato ed apprezzato dai lettori e dalla critica. L’uomo è nato a Palermo il 23 Dicembre del 1896 come Duca di Palma di Montechiaro e Principe di Lampedusa. I suoi genitori erano Giulio Maria Tomasi e Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò. La sua unica sorella, Stefania, è morta di difterite, lasciandolo dunque da solo insieme alla madre ed al padre. Entrambi i genitori influenzeranno notevolmente lo scrittore; la madre con la sua forte personalità, ed il padre con il suo carattere distaccato e freddo.

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Tomasi è stato cresciuto all’insegna della cultura. L’uomo infatti ha compiuto anni di studi all’interno della propria abitazione, seguito dalla madre, dalla nonna, e da un’educatrice. Una volta adolescente, si è iscritto al Liceo Classico, ottenendo il diploma. Successivamente ha tentato di proseguire gli studi nella facoltà di Giurisprudenza, senza però riuscire a portarli a termine. Nel 1911 è stato chiamato a combattere, ed ha partecipato alla disfatta di Caporetto. Catturato come prigioniero di guerra dagli austriaci, è finito in un campo di concentramento in Ungheria, ed è riuscito a fuggire a piedi soltanto qualche tempo dopo, raggiungendo stoicamente l’Italia. Da quel momento in poi, una volta ritornato in Sicilia e dimesso dall’esercito con il grado di tenente, si è dedicato alla letteratura ed al suo studio, rimanendo sempre al fianco della madre.

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Presso il cugino Lucio Piccolo, Giuseppe Tomasi si è avvicinato allo scenario letterario di allora, arrivando a conoscere anche scrittori come Eugenio Montale. Proprio in seguito a quell’incontro pare che l’uomo abbia cominciato ad elaborare il suo unico e celeberrimo romanzo, Il Gattopardo. L’opera fu terminata nel 1956, ed inizialmente non riscosse alcun successo, anzi, fu rifiutata da tutte le case editrici, lasciando nel cuore di Giuseppe un vuoto. Lo scrittore si spense il 23 Luglio del 1957, a causa di un tumore ai polmoni. Soltanto in seguito alla sua morte il romanzo da lui scritto iniziò a fare il giro del mondo, diventando uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana.

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Giuseppe Tomasi di Lampedusa: il matrimonio e la seconda guerra mondiale

Giuseppe Tomasi si sposò a Riga nel 1932 con Alexandra Wolff Stomersee, una studiosa di psicanalisi soprannominata Licy. Lui e la donna, una nobile di origini tedesche, si trasferirono a Palermo presso l’abitazione della madre di Giuseppe. In poco tempo però i due sposi cominciarono a non andare più d’accordo, e Licy esprimerà la volontà di ritornare nella propria città. Qualche anno dopo, il padre di Tomasi si spense, e nel 1940, lo scrittore fu richiamato alle armi per il secondo conflitto mondiale. Fu però immediatamente congedato in quando unico proprietario dell’azienda agricola ereditata dal padre. Si rifugiò insieme alla madre nella città di Capo d’Orlando, dove fu raggiunto anche da Licy per sfuggire agli orrori della guerra. La madre morì nel 1946, e soltanto allora Giuseppe fece ritorno, insieme alla moglie, a Palermo.

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