Neonata morta, nata prematura a casa da madre positiva:”Soccorsi tardivi”

Si indaga sul caso gravissimo di una neonata morta a seguito di un parto in casa avvenuto al sesto mese, da mamma positiva. Accuse ai soccorsi.

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Una neonata morta dopo nascita da prematura in casa Foto dal web

Si indaga sul triste caso di una neonata morta, con la Procura di Napoli che ha aperto un fascicolo in relazione a quanto successo nel capoluogo campano. La piccola è venuta al mondo da prematura, dopo soli sei mesi di gravidanza da madre positiva. Il parto è avvenuto in casa ed i genitori denunciano l’arrivo tardivo ed a loro detta in maniera colposa dell’ambulanza che loro stessi avevano chiamato.

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La coppia ha informato la polizia di avere dovuto attendere mezzora circa prima di vedere il personale medico fare ingresso nella loro abitazione di Borgo Sant’Antonio, un popoloso rione di Napoli. Inoltre madre e padre della neonata morta denunciano anche l’assenza di macchinari necessari per curare la loro piccola nell’immediato. Mancava ad esempio una incubatrice. Il Tribunale ha disposto per il sequestro del corpicino, sul quale verrà svolto prossimamente un esame autoptico. Da parte sua il personale medico si difende affermando di essere intervenuto il più presto possibile.

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Neonata morta, la denuncia dei genitori: “Ambulanza giunta troppo tardi”

Subito dopo l’avvenuto decesso, la polizia si è recata al Policlinico di Napoli per porre sotto sequestro le relative cartelle cliniche ed il cadavere della sfortunata bimba. La mamma, una giovane di 29 anni, ha fatto sapere di avere accusato dei forti dolori addominali ai quali subito dopo ha fatto seguito un parto urgente, avvenuto con la sola presenza del marito. E con lei preda anche di una emorragia. Era mattina presto, poco prima delle ore 07:00, un orario dove il traffico quotidiano non poteva rappresentare un impedimento nell’intervenire con tempestività. Il ritardo sarebbe giustificabile però con la necessità, da parte del personale medico preposto, di dovere abbigliarsi con l’apposito vestiario anti virus. L’indagine relativa va avanti.

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