Diego Armando Maradona: chi è il fratello Hugo, carriera e curiosità

La vita privata di Diego Armando Maradona: chi è il fratello Hugo, carriera e curiosità, dove vive e cosa fa dopo il ritiro.

(screenshot video)

Nove anni più giovane del fratello senza dubbio più famoso, anche lui ha giocato in Italia, ad Ascoli, arrivato sponda Napoli a fine anni Ottanta. Stiamo parlando di Hugo Maradona, il fratello del compianto Diego Armando Maradona, e come lui e il fratello Raul, classe 1966 e di ruolo attaccante, calciatore professionista.

Leggi anche —> Maradona, mistero sulla sua morte: qualcosa non torna

Ma se il Pibe de Oro a Napoli ha vissuto i migliori anni della sua immensa carriera, non si può dire lo stesso della parentesi marchigiana del fratello meno celebre. Hugo Maradona infatti giunse al Napoli, che lo girò subito in prestito all’Ascoli allora militante in Serie A, che era appena maggiorenne. Con suo fratello di fatto non giocò mai.

Leggi anche —> Maradona evasore fiscale, non è vero nulla: ecco la verità

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Cosa sapere su Hugo Maradona, fratello di Diego Armando

Non fu nemmeno indimenticabile la sua permanenza ad Ascoli: appena 13 presenze per il centrocampista, che poi ebbe parentesi calcistiche un po’ più fortunate con il Rayo Vallecano in Spagna e il Rapid Vienna in Austria. Successivamente, giocò in Venezuela e Giappone. Nel suo curriculum, il Mondiale Under-16 con l’Argentina giocato in Cina. Smesso col calcio giocato, divenne allenatore e decise di trasferirsi a Napoli. Ebbe una parentesi in Portorico come allenatore della Puerto Rico Islanders Football Club.

Dopo la morte di suo fratello Diego Armando Maradona, Hugo è apparso in tv a Live-Non è la d’Urso per spiegare: “L’unico che gli stava accanto è mio nipote, che per lui era come un figlio. Lo affiancavano infermiera e dottore, ma non voleva nessuno in camera. Non so cosa sia successo e mi auguro che non sia stata trascurata la sua vita, o che ci sia stato qualche errore da parte dei medici. Ora ci sono le indagini, ci penseranno gli avvocati e la polizia in Argentina, se è vero quello che stanno dicendo mi fa il doppio del male perché non meritava di esser lasciato solo”.

Impostazioni privacy