Scuole riaperte, il premier Conte: “Va fatto il prima possibile”

Il governo insiste e chiede al più presto le scuole riaperte, il premier Conte: “Va fatto il prima possibile”, sindaci pronti a collaborare.

(Diana Bagnoli/Getty Images)

Scuole aperte si o no? Prosegue il dibattito all’interno del Paese, con il governo che sembra molto coeso nella scelta di riaprire quanto prima possibile e in sicurezza. “Stiamo lavorando per maggiori cautele a Natale e per riaprire la scuola il prima possibile”, sono state le parole pronunciate poco fa dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Leggi anche -> Ilaria Capua: “Con il vaccino, ma senza mascherina si può contagiare”

Il premier ha chiarito: “Non appena riporteremo sotto controllo la curva dei contagi, torneremo quanto più possibile con la didattica in presenza. Quella è la pienezza di esperienza formativa che vogliamo offrire ai nostri ragazzi”. Sulla stessa lunghezza d’onda sembra essere tutto il governo, M5S e Italia Viva su tutti.

Leggi anche -> Natale: spostamenti, ritorno a scuola e doppio Dpcm

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

La posizione dei sindaci sulle scuole riaperte

(Diana Bagnoli/Getty Images)

Anche da parte dei sindaci c’è la massima disponibilità in queste ore, ma sempre se si agisce in sicurezza. “Abbiamo offerto la nostra massima disponibilità a collaborare con il governo: l’obiettivo comune è di riaprire le scuole” – sono le parole del sindaco di Bari, Antonio Decaro, che è anche presidente dell’Anci, ovvero l’organizzazione che mette insieme i comuni italiani.

Prosegue Decaro: “Un obiettivo con ogni evidenza di interesse dei bambini e dei ragazzi nella duplice ottica di contenere la dispersione scolastica e garantire l’indispensabile socialità assicurata nelle prime classi”. Il sindaco di Bari ha concluso: “La nostra massima e unitaria disponibilità a collaborare, però, non può prescindere da alcuni nodi sui quali siamo tornati a sollecitare la ministra e, per suo tramite, l’intero governo”.

Impostazioni privacy