Valentina Pitzalis, chi è la donna sfigurata a vita dall’ex marito

Ripercorriamo la storia tragica di Valentina Pitzalis, la donna sarda sfigurata a vita dall’ex marito incapace di accettare la separazione.

La vicenda drammatica vissuta da Valentina Pitzalis è da considerarsi una testimonianza chiave per la lotta alla violenza sulle donne. Sebbene vi siano numerose vicende simili a quella vissuta dalla donna sarda, il suo caso è particolare, poiché per anni è stata accusata di aver inscenato l’aggressione per uccidere l’ex marito. Tutto comincia a Carbonia, in casa dell’ex marito, una sera in cui questo la invita con la scusa di darle dei documenti utili a far proseguire la pratica di divorzio.

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Secondo quanto emerso in tribunale, l’uomo l’ha invece rapita e l’ha aggredita versandole della benzina addosso e dandole fuoco. Mentre cercava di ucciderla, l’uomo ha preso fuoco ed è rimasto ucciso. Valentina, invece, è stata soccorsa 20 minuti dopo dai vigili del fuoco, allertati dai vicini di casa dell’uomo. Le ferite causate dalle bruciature erano talmente gravi da costringere i medici ad amputarle entrambe le mani e da lasciarla sfigurata a vita.

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Valentina Pitzalis, le denunce dell’ex suocera e l’assoluzione

Come se non bastasse il trauma causato dall’aggressione che quasi le è costata la vita e che l’ha sfregiata per sempre, in questi anni Valentina ha dovuto lottare per difendere la propria innocenza. La madre dell’ex marito, infatti, non ha mai creduto all’aggressione da parte del figlio e l’ha denunciata una prima volta nel 2016 per omicidio. La prima denuncia è stata archiviata, ma la donna non si è rassegnata ed ha sporto una seconda denuncia. In questo caso è stata aperta un’indagine e Valentina è stata indagata per omicidio volontario.

Ci sono voluti tre anni di indagine, ma alla fine la donna è stata assolta lo scorso 1 ottobre 2020. Il procuratore aggiunto Gilberto Ganassi, così come il suo predecessore Paolo De Angelis, è convinto che Valentina sia scampata ad un tentativo d’aggressione e che la morte dell’ex marito sia stata un incidente legato a quel tentativo. D’altronde dalle analisi sul corpo dell’uomo non sono state trovate tracce di ferite da arma da fuoco, unica possibile prova che avrebbe dimostrato una dinamica inversa rispetto a quella emersa dalle indagini.

 

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